Quando ho dovuto scegliere una Università dopo il liceo, mi sono buttato su giurisprudenza. Sono sincero, all'inizio ho scelto questo corso andando per esclusione, poi, successivamente, mi sono appassionato alla legge e alla struttura dello Stato. In tutti gli esami che ho concluso non mi sembra aver trovato la disciplina del “congelamento” di un atto. Termine che però si ritrova parlando della centrale Snam di compressione che si vuole fare in zona Case Pente. Dopo la scelta del Governo di considerare questa opera strategica per l'Italia, c'è stata prima di tutto le dimissioni del sindaco e poi la protesta oggi a Roma, dove i nostri sindaci hanno ottenuto questo congelamento. Ma giuridicamente cosa significa? Nulla credo. Che si attende un prossimo incontro? Credo che ai cittadini le cose vadano dette in maniera sincera. L'ultimo consiglio dei ministri ha dato un parere autorizzativo alla centrale, ma altra cosa è il decreto di autorizzazione. Decreto che probabilmente spetterà fare al prossimo premier dato che Mattarella ha segnato sul calendario il 4 Marzo come giorno delle elezioni. Per cui, tradotto in politichese, il congelamento è un modo solo per far star buoni i cittadini credendo che il governo tenga in considerazione le istanze di un gruppetto di un territorio e che magari ci ripensi. E se questo è un gioco delle parti, mi meraviglio come tanti attenti giornalisti, non capiscano questo fatto. Il problema della centrale viene da lontano. Sul sito della Snam ho letto, che uguali a quella che si farà a Sulmona, ci sono altre 11 centrali. Da Masera ad Enna che non mi risultano abbiano dati problemi gravi. Un problema che viene da lontano e che forse doveva essere bloccato prima, e i sindaci attuali sono solo vittima di un progetto che evidentemente l'Italia considera importantissimo. Pensate a cosa è successo in Austria. Si rompe una centrale e i loro problemi si riversano presso di noi. Se pensiamo poi che Putin possa diventare il nostro “pusher” esclusivo forse un po' di timore ci può essere. Per cui il progresso tecnologico e le nuove infrastrutturediventano necessarie. La centrale di Sulmona fa parte dell’implementazione del gasdotto Rete Adriatica, lungo la direttrice Sud-Nord. Una infrastruttura per il trasporto del gas lunga 687 chilometri, strutturata in 5 tronconi. Un progetto strategico per il nostro Paese – rispondente agli indirizzi della Strategia energetica nazionale – ma, soprattutto, per l’Europa. Nel 2009, infatti, la Banca europea investimenti (Bei) accordò al Gruppo Snam un finanziamento di 300 milioni di euro per la copertura del 50% dei costi per la realizzazione del primo tratto del gasdotto. Ad ottobre 2013, invece, sono 365 i milioni che sempre la Bei ha accordato al Gruppo per lo sviluppo del piano di “distribuzione e trasporto di gas naturale attraverso la rete nazionale”. Il progetto “Rete Adriatica”, inoltre, ha fatto parte dei 31 Progetti d’interesse comune (Pic) in lizza per ottenere una prima tranche da 750 milioni di euro del programma per lo sviluppo ed il completamento delle grandi reti infrastrutturali energetiche europee. Mediamente la Snam investe circa 1,3 miliardi all’anno. Fino al 2017 sono previsti investimenti complessivi pari a circa 6 miliardi di euro. Quello che fa incazzare il cittadino prima di tutto è l'ennesima scelta fatta dall'alto. L'unico incontro che c'è stato coi cittadini ha portato a Sulmona un tizio che non comunicava con la popolazione ma che riportava solo la decisione presa dall'alto. Non è dialogo questo. Altra cosa che fa incazzare è il posizionamento, soprattutto dopo gli smottamenti dal 2009 all'anno scorso. Negare che ci siano altri posizionamenti possibili lo trovo stupido. C'era la possibilità di evitare l'opera in Case Pente, ma siccome l'idea era venuta a una persona invisa alla maggioranza non è mai stata presa in considerazione. Nonostante il congelamento, il Tg3 oggi ha letto il comunicato stampa della Snam che dà per fatta la costruzione. Per la Tap in Puglia sono riusciti a spostare la costruzione in un posto meno impattante per la comunità, forse lì le persone sono più intelligenti che dalle nostre parti e lo stesso Emiliano non è contrario all'opera. L'unica maniera per superare i problemi è il dialogo e soprattutto bisogna essere sinceri coi cittadini. Perchè, amici, in modo o nell'altro, con internet, non è difficile trovare la bugia nelle vostre verità.