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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Pensiero sul Natale passato


È ancora lontano Natale ma sicuramente Facebook inizierà a farmi ricordare tra poco quei giorni. Sarà un Natale diverso senza mamma come lo è per tutti coloro che perdono una persona cara. Mamma era una di quelle che non metteva un addobbo natalizio ma praticamente faceva un trasloco. Era amante delle lucine, di ogni genere. Le piaceva l' albero di Natale ma anche il presepe ricordando quei famosi " pasquarelli " di quando era piccola. Il 24 dicembre da mamma era una magia, perché per un mese lei e mio padre discutevano su quali piatti fare. Tra gli anni 80 e 90 l' abbondanza era un obbligo: tanti antipasti, due primi, alcune volte si recuperava un po' di Anguilla per Antonello e Anna. Alle volte avanzavano piatti interi. Si aspettava la mezzanotte per gli auguri e lo scambio dei regali. Sono convinto che per mia madre Gabriella quello doveva essere il culmine della unità familiare per come lei la considerava. Non ha sempre passato dei Natali così, ci è arrivata piano piano. Per cui penso che anche io e ludo ci costruiremo il nostro Natale, diverso da quello , ma sarà il nostro Natale e sarà un Natale come mia madre vorrebbe che fosse, con lacrime , abbracci e una sola frase, " ti amo".

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