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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Le scelte proletarie


Quando una volta ne parlai con mamma Gabriella io le dissi che per me andava bene pure l'ossario, mischiato agli altri, perché più che una immagine, un posto fisico, un monumento, quello che conta è quello che hai compiuto nella tua vita ed è per quello che verrai ricordato nella vita . Mamma voleva la terra perché lei si fermava lì a guardare quelle persone, soprattutto quelle " dimenticate " . Oltretutto mia moglie Ludovica Faber Sabatucci mi ha detto che lì vicino c'è pure Franco Conti e immagino quante canzoni stiano facendo insieme. Ci sono pure altri amici, tante persone morte non a 68 anni ma a 50, a 40 anni o a 25 anni. Ma questa cosa mi ha reso fiero per le scelte fatte in passato, quando a suon di proposte lavorative fuori ho sempre detto di no. Se avessi detto si non avrei conosciuto quella meravigliosa creatura che è Ludo ed anche la famiglia Ancillai tutta, e ora starei pensando come fare con papà lontano. Ho vissuto questa esperienza con il mio vicino di casa Sergio, nonostante la vicinanza nostra e di Lorena Hernandez non è mai come avere i figli vicini. Pensateci, tenete le vostre famiglie vicine fino alla fine, cercate di avvicinarvi perché poi finisce tutto. E per questo che chiedo a chi sarà sindaco di questa bella città che si scanna per la luce dei lampioni del corso ma poi si stringe a te in tempo di dolore di creare la scelta nel restare o meno e non un obbligo di partenza per le nuove generazioni. E per questo che voglio ringraziare anche Teresa Nannarone con la quale siamo in disaccordo su tutto ma che era presente lì sabato perché quando succedono le tragedie le altre cose vanno messe da parte. Mia mamma aveva una concezione proletaria della vita come tutta la mia famiglia, e questa era una buona cosa.

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