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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Le bancarelle dei bimbi


Ieri passeggiando per la città ho visto dei ragazzini che facevano una bancarella. Questo mi ha riportato la mente a quando ero un bambino e abitavo in via Benedetto Croce a Sulmona. Figlio unico, forse il prediletto di mia nonna, ero pieno di giochi. Parliamo degli anni 80 nei quali non c'erano buchi di bilancio, la natalità era forte e ci si poteva prendere un mese di ferie. Ricordo che acquistavo molte cose dal Paradiso dei Bimbi, un bel negozio di giocattoli . Poi però quando mi stancavo di un determinato gioco, preparavo la bancarella sotto il mio condominio e vendevo. Ovviamente mia mamma non era contenta di tutto ciò ma per un semplice motivo: i miei prezzi erano molto inferiori rispetto a quelli originari. Ricordo soprattutto una vendita: Megatron che si trasformava in una pistola con tanto di valigetta che riuscii a rivendere a 80mila lire al mio amico Guglielmo. Ero contento, ma quando lo dissi a mia mamma, fui fustigato, sia perchè per me lo tenni veramente poco tempo ma anche per il prezzo originario molto più alto. Ero bambino e non conoscevo cosa significava l'espressione avere un prezzo.

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