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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

La vita prima di Internet

Aggiornamento: 28 nov 2020


Si parlava oggi di come sarebbe stato vivere il corona virus in un periodo pre internet. Probabilmente come si è vissuta la malaria, il vaiolo, la spagnola. Con meno paura, non avendo una percezione globale dei morti, e forse con meno prevenzione, considerando a quante meno informazioni potevano girare , non essendoci chat o social e notizie in tempo reale. Le fake news sarebbero state meno e forse anche gente come Salvini avrebbe avuto meno potere non potendo contare su Morisi. Senza internet ci sarebbero stati meno virorologi o scienziati. Dall’altra parte il pericolo sarebbe stato percepito più tardi considerando la lentezza delle propagazione delle notizie senza internet. Probabilmente la Rete ha prodotto un grave danno a livello di fantasia e rapporti sociali. Facciamo un esempio: quando eravamo piccoli la sezione di intimo di Postalmarket o Vestro ( gli Amazon degli anni 80) era molto seguita. Sotto quel reggiseno in vendita si fantasticava. Ora basta uno smartphone per trovare un milione di video di atti sessuali a portata di mano. Tutto a portata di mano e credo che diventi una cosa normale scegliere una cosa a portata di mano che cercare di parlare con una ragazza , perdere tempo a corteggiarla e magari fare pure un buco nell’ acqua. Ci si rifugia nel proprio angolo a fare tutto, senza dare fastidio a nessuno. Se la scuola ha l’ obiettivo di educare, di fare comprendere un testo , un teorema, dovrebbe insegnare anche la comprensione nell’ utilizzo di questo potente mezzo. Magari come succede il motorino quantomeno lo smartphone si potrebbe vietare fino ad una certa età.Il problema è che l’ Insegnante ne sa meno del giovane perché non è un nativo digitale. É un corto circuito senza via di uscita. E forse ê già in atto una involuzione.




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