Non sono state spettacolari fino a questo momento le partite di Euro 2020, a parte Croazia - Spagna e Francia - Svizzera per i gesti tecnici, per i momenti di suspance e le rimonte. Certo è che con l'uscita di grandi Nazionali, l'idea che l'Italia possa vincere questa competizione c'è. L'idea è rafforzata anche per il gioco che la Nazionale sfoggia, per la rosa e per i cambi azzeccati. Ovviamente tutto può succedere, come un nuovo miracolo Danimarca, ma rispetto a tante altre squadre, Mancini è riuscito mantenere una certa idea di formazione e di approccio e non lo ha mai cambiato. La Francia sicuramente era la squadra più talentosa, mentre l'Italia rappresenta la compattezza di una rosa che viene fuori da una esclusione mondiale, il covid, da giovani giocatori che non trovano posto nelle squadre di prima fascia. Negli anni di Lippi alla Juventus, c'erano Tacchinardi, Del Piero, Vieri, Amoruso. Locatelli è stato mandato via dal Milan, Florenzi è emigrato, Verratti ha fatto la sua carriera fuori per la crisi economica della Serie A. Non sono uno di quelli che nel calcio dice che ci sono prima gli italiani, perché gli stranieri forti fanno vincere e insegnano ai più giovani, ma sicuramente le squadre devono scegliere i propri giocatori in maniera selettiva e non rincorrendo le plusvalenze che portano a sistemare i bilanci solo sulla carta. Godiamoci queste partite dell'Italia, magari è la volta buona.