Mettono una notizia su un giornale online: un ragazzo di colore, il tipico ragazzo che si trova davanti al supermercato, ha provato ad evitare una rapina presso il Carrefour. Ma non è tanto la notizia in sé che desta preoccupazione ( anche se a Sulmona credo che gli episodi criminosi di questo tipo sembrerebbero aumentati) ma i commenti successivi su Facebook. I buonisti da una parte usano il caso per far capire agli italiani che questi extracomunitari sono buoni, i contrari invece sono del parere che i neri devono andare a casa loro. Se questo è il livello dei discorsi sui quali si pone il tema dell'accoglienza, è difficile caparci qualcosa di buono. Sicuramente è difficile far entrare in testa ai sulmonesi come la società sta cambiando e cambierà ancora di più. Ed è strano almeno sapendo quanta tv i sulmonesi guardano e quanto tempo sono sui social sui quali le immagini di bimbi morti è all'ordine del giorno. Io lo dico chiaro:; non è possibile accettare che non sia data accoglienza a chi scappa dalla guerra, dove sono morti parenti e amici e dove non esistono le basi essenziali per una vita giusta. Si potrebbe poi parlare di come viene gestita questa cosa, che spesso è a carico dell'Italia e che i Paesi più ad est, che prima erano loro gli accolti, ora alzano i muri. Ma noi possiamo fare solo quello che è in nostro controllo. A me sinceramente non fa piacere l'appostamento di questi ragazzi presso i supermercati, e mi chiedo cosa c'è dietro quell'appostamento. Mi domando se il ragazzo è uno che è in Italia regolarmente, quanto guadagna con quell'appostamento e se è solo o se fa parte di qualche organizzazione non legale. Se rientra in qualche programma. Il ragazzo della notizia ha cercato di fare una cosa giusta, ma questo non lo esime di sottostare alle nostre leggi. Sostengo una associazione che si occupa di ciò in maniera del tutto volontaria; e questi ragazzi sono fatti rientrare in un accurato programma di controllo, esami, e di obblighi. Alcuni di loro si sono integrati e sono già occupati, pagando affitti a case di sulmonesi. Anche se non siete d'accordo questa sarà la nuova linfa non solo per Sulmona ma per l'italia, un paese vecchio, che ha bisogno di una base giovane. Lo ha detto anche la Ue. Anche in questo senso una giunta comunale dovrebbe lavorare: come trasformare una potenziale bomba sociale (già affermata con le elezioni nelle quali ha vinto la Lega con “prima gli italiani” e 5s che hanno detto no allo ius soli) in qualcosa di buono per la città. Un po' come è successo a Riace.