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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Quello di sinistra che ama solo se stesso


Ho sempre ammirato chi sposa una idea e la porta fino in fondo. Pannella aveva una sua idea della vita e fino alla fine ha cercato di essere coerente con quella idea. Bob Dylan invece è sempre stato un furbacchione. Delle persone non gliene fregava un cazzo, lui raccontava solo storie (vere). La sua discografia lo dimostra. Comunque quello che voglio raccontarvi è il mio profondo disprezzo per gli elitari di sinistra. Ho visto la sinistra mutare nei miei 40 anni. Pci, Ds, Pd. Tra tutti gli esponenti locali e nazionali ho sempre avuto la sensazione di vedere due tipi di persone di sinistra: quelli che credono tutt'ora agli ideali proposti da quella parte e quelli che invece si sono caricati di parole ma poi sono contro la comunità, la società. Mi ha dato questa sensazione sempre Massimo D'Alema, che magari sarà partito dal proletariato, ma poi, con tutte quelle cariche e le elezioni vinte, è diventato pieno di sé, tutto il contrario dell'essere solidale. Anche a Sulmona esistono esseri così. Sono di sinistra ormai quelli che pensano ai soldi, che credono nella democrazia solo se vincono loro. Protestano e si fanno avanti nelle cause solo se sono loro i protagonisti di quella cosa. Questo è l'essere di sinistra che disprezzo: quello che dà sempre torto agli altri e che la ragione è solo dalla sua parte. Anche Renzi, che era partito bene, si è fatto un po' rincitrullire dal potere. Seppur credo che ormai non esista più una destra e una sinistra per una serie di motivazioni che non sto qui a scrivere, magari in un prossimo post, essere di “sinistra” dovrebbe, prima di tutto significare distinguersi dalla destra. Eppure non è così, almeno per quanto riguarda le grandi aggreazioni. Non sei di sinistra solo perchè alzi il pugno durante il concerto dei Modena, oppure perchè vai al concerto del primo maggio con la bandiera del Che. Sei di sinistra quando ti metti a disposizione della società e quando appoggi anche dall'esterno azioni di solidarietà e integrazione. Se non lo fai, se non capisci che è la comunità la cosa importante non tu, come essere singolo, allora non capisci che stai tradendo la tua fede.


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