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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Quelli che non mi piacciono


A tutte le persone del mondo c'è qualcosa che dà fastidio. Può riguardare anche le persone. Anche io non sopporto determinate categorie. Non sopporto per esempio gli anziani che se ne approfittano della loro età avanzata. Quelli che, pur potendo camminare, usano la loro auto con il pass da disabile nella ztl delle città e ci dormono dentro; peggio sono i parenti prossimi, abili, che usano l'auto del disabile per fini propri. Non sopporto quei ragazzini che prendono in giro uno della loro età, non perchè è gay, o nero, ma perchè è semplicemente strano. Non sopporto ancora di più, all'interno di quella cerchia, quelli che, pur pensandola diversamente da loro, non difendono lo strano di turno. Non sopporto quelli che pensano che tutto sia facile, che non serve applicarsi e studiare le cose a fondo; sono quelli che parlano di grandi teoremi ma, all'atto pratico, non sanno dove mettere le mani. Non mi piacciono i capi che vogliono solo ratificare e che inventano cose senza chiedere prima il parere ai collaboratori se la cosa può funzionare o no. Odio i politici e gli esponenti culturali i quali parlano di cosa serve a Sulmona e all'Italia per migliorare ma non dicono mai quale è lo strumento da usare. Sono tutti bravi a parlare. Se non ci fosse questa gente, se tutti noi fossimo un po' più umili, un po' più collaborativi, non assistenzialisti però, la società ne trarrebbe di frutti. E tutto sarebbe più facile.

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