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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Marco e il surf


Un amico da tanti anni con il quale condividiamo la passione per la musica. Gli ho voluto girare alcune domande perchè lui fa il surf ed è uno sport che in Abruzzo potrebbe andare benissimo come "spot" per la nostra terra.

Da quando ti è venuta la voglia di questo sport? La "colpa" è stata di Federico, mio cugino. Io ero ad Helsinki per 6 mesi e pensavo solo allo snowboard. Un giorno mi chiama Federico dicendomi che gli era venuto il pallino di provare una longboard da 10' che gli avrebbe venduto un negozio a Montesilvano (poi trasferito a Marina di Ravenna, che diventò il mio negozio di fiducia). La provò e mi disse che una volta in Italia avrei dovuto assolutamente provare anche io. Novembre 2017 torno, entriamo in acqua a Paloma, uno spot che ormai non funziona più per via delle soffolte messe dal comune di Silvi per salvaguardare la spiaggia, e fu amore immediato. Da lì non mi sono fermato più.

Sei tornato a Sulmona dopo una vita a Bologna, quali sono i posti in Abruzzo dove vai con la tavola? Come già sai sono stato 20 anni a Bologna e sarei rimasto se non avessi conosciuto Sara. Il trasferimento è tutto lì. Quando stavo a Bologna si andava o a Marina di Ravenna o a Marina Romea dove c'è uno spot davvero facile e completo. Un po' per tutti, dai principianti ai pro. Senza contare le trasferte in Liguria e Toscana. Da quando sono in Abruzzo si va al Porto di Pescara per comodità ma che porta onde davvero semplici e pulite, in gergo "glassy", o alla torre di Cerrano. Durante le mareggiate grosse, quelle dal metro e mezzo ai 2 metri, si va alla grotta del Saraceno a Vasto o Punta Penna sempre a Vasto, a seconda che ci sia una mareggiata da Nord o da Sud. In altre occasioni, con lo swell da Est si va alla Riccetta.

Piccola parentesi. Ci sono regole non scritte nel surf di cui avrai sentito nominare, come quella che ti obbliga a non dire dove sono gli spot per far sì che non si riempia di gente. Io personalmente lo avrei capito prima dell'avvento dei social, ormai non ha più senso visto che ci sono applicazioni che ti indicano esattamente la posizione di questi ultimi con tutte le accortezze del caso. Quindi la storia dei local mi sembra un po' anacronistica

Considerando che la poca socialità della nostra città il surf aiuta a creare grupi e amicizie oppure è roba da solisti? Volente o nolente il surf ti porta a socializzare e a conoscere un bel po' di persone. Anche in Abruzzo ci sono persone che surfano e non poco. Edoardo Papa, un ragazzo di Pescara, fa parte della nazionale italiana di surf ed è davvero bravissimo, quello è il suo lavoro. Come dicevo si socializza non poco ma in acqua sei solo tu, il mare, il vento, le correnti, la poggia e le onde, e non c'è cosa più bella. Per la prima volta mi sono sentito davvero una parte integrante del mondo e della natura, e consapevole che siamo davvero piccola cosa rispetto alla volontà della natura stessa. D'inverno soprattutto, dove la maggior parte dei surfisti sparisce e ti ritrovi a febbraio da solo o con un altro paio di ragazzi, con una temperatura esterna di 2° e dell'acqua non sopra gli 8. Ecco, lì è solo il ricordo di quell'ultima onda presa la volta precedente che ti fa venire il pallino di entrare in acqua, ma ti assicuro che non appena ti alzi sulla tavola e ti ritrovi ad accarezzare l'onda accanto a te, tutto il freddo del mondo sparisce all'istante e per 2 o 3 ore non vuoi fare altro che ripetere tutto da capo.

Ti appassioni ancora alla musica, considerando che hai cantato in vari gruppi? Certo che mi appassiona ancora, non so quanti live ho sentito da 20 anni a questa parte. Gli ultimi, negli ultimi mesi intendo, siamo andati ad ascoltare i Dinosaur jr., Karate, Edda, Fine before you came, Idles...

Per il suonare, dopo i Borderline ed i Lain, ho capito che solo con gli amici potrei continuare a farlo, anche professionalmente. Ma senza quella connessione non riuscirei a vederlo come un lavoro appagante. Con Pippo (Pierfilippo Mancini nostro amico e chitarrista dei Masai di Torino n.d.r.) ad esempio abbiamo scritto un paio di pezzi, io a Bologna e lui Torino, anche belli, ma la distanza ed il poco tempo ci ha fatto mettere in pausa il tutto, senza nemmeno doverlo dire. Chissà in futuro. Credo che per te sia uguale, sbaglio?

Purtroppo non sbagli le distanze uccidono anche questo tipo di roba, ma pensando sempre alla musica, sei ancora ancorato alla musica anni 90 oppure alla ricerca di qualcosa di nuovo? No, no, non sono uno di quelli che "ai miei tempi..."anzi cerco di ascoltare un sacco di codine nuovo anche se poi ti risuona alle orecchie 4th of July, Rotten Apple o i Fugazi e allora sì, torni a quei tempi e la lacrimuccia scende.


In calce in video di quando si suonava felici, pure le cover!



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