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La violenza è personale

Immagine del redattore: Silvio MancinelliSilvio Mancinelli

Sull' omicidio di quella povera ragazza leggo tanti post con i quali poi si vola nell' ambito psicologico, sociale e storico. Molti lo fanno tra l' altro senza avere competenze particolari. Quello che mi viene da scrivere riguarda solo me: rimango distante da quelle persone che dicono che è colpa di tutti, che siamo tutti colpevoli, che si vive nel patriarcato e che lo Stato è colpevole. Che gli uomini devono avere una coscienza collettiva . Io amo mia moglie e mia figlia, conosco amici che amano le rispettive compagne e che non hanno nulla a che fare con i violenti. Che poi la violenza è solo degli uomini? E quella donna che a distanza di un anno ha ucciso i propri figli? Dobbiamo dire che tutte le donne devono sentirsi responsabili? Oppure vogliamo parlare della violenza nei confronti degli anziani, dei disabili, dei neri e immigrati? La violenza non ha solo una motivazione, ne ha tante e molte di queste non si riescono a sradicare. È un tipo di violenza domestica nella quale, mi dispiace chi pensa il contrario, lo Stato può fare poco. Solo le vittima può difendersi, fisicamente e legalmente. Lo Stato può intervenire solo quando è troppo tardi e la colpa che gli si può dare riguarda le pene non certe e non scontate. C' è tanta brava gente in giro che non va confusa con tutta questa merda

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