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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

La sanità pubblica


Oggi ho rivisto un film di tanti anni fa. Il protagonista prende alcuni ostaggi per salvare il proprio figlio malato, ha bisogno di una operazione al cuore ma questa non è coperta dalla assicurazione. Il film mi ha portato a leggere qualcosa sull'argomento. In Usa una buona parte degli americani ha una assicurazione sanitaria fornita dal proprio datore di lavoro o direttamente acquistata. I lavoratori autonomi invece, quelli più giovani. scelgono di non farla perché è costosa e pensano che a breve non avranno bisogno di cure mediche. Esistono poi delle coperture pubbliche fino alla Obama Care che garantiscono le cure ad una parte degli indigenti. Più di 20 mln di americani questa assicurazione non possono averla. La cosa che sono andato a verificare è questa: se sanità "privata" significa efficienza. Nel 2000 il World Health Organization (WHO) ha stilato una classifica dei sistemi sanitari includendo 191 nazioni, classificando quello statunitense primo in quanto a reattività, ma 37° per prestazioni complessive e 72° per livello generale di salute. L’Italia si è invece posizionata come 22esima per quanto riguarda la reattività, ma seconda e terza per quanto riguarda gli altri 2 indicatori. Classifica che è stata criticata ma comunque ha una sua valenza. Le operazioni in Usa costano tantissimo, cosa facilmente riscontrabile su qualunque sito. Nonostante le negatività presenti nel nostro sistema il concetto d base rimane il più corretto: la malattia non va curata in base al reddito ma in base ai bisogni della gente e per questo è giusto che tutti partecipino alla spesa in maniera progressiva. Poi certo è giusto, per chi può, integrare questo sistema con le polizze private ( quando se ne parla nelle aziende è ancora arabo sebbene sono costi deducibili), ma il sistema americano non è democratico almeno lo è meno del nostro. Il nostro problema è il taglio annuale che si fa nel settore, la mancanza di assunzioni e la politicizzazione della sanità soprattutto dopo la riforma del Titolo V della Costituzione

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