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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Due parole con il Sotterraneo del Retronauta


Una pagina su Facebook e un blog per parlare di cinema di genere con spunti sempre interessanti. Ci tenevo a scambiare due parole!


La prima domanda che mi viene da girarti è questa: spesso parli dei flop (tipo quelli della Sony o delle serie Marvel) sia al cinema che in streaming. Quale è la causa di questo calo di spettatori? La perdita d'interesse e il conseguente calo di spettatori è fisiologico, Silvio: ogni novità, presto o tardi, diventa consuetudine; è una cosa inevitabile. Ogni genere, una volta raggiunto lo zenit, affronta una parabola discendente che si conclude con la novità successiva.Questo è successo con gli Hard Boiled, i Noir, i Whodunnit, il Western e adesso sta succedendo coi cinecomics.


Nonostante comunque i flop, si continuano a produrre film che fin prima della visione si sa che andranno male, tipo Madame Web oppure altri film che poi neanche escono, ma perchè? Una volta che la macchina è partita, non puoi più tornare indietro.I soldi sono stati messi in gioco: permessi, tasse, cachet, aziende esterne e via dicendo, tutto pagato. A quel punto, sia quel che sia, puoi solo andare avanti. Vedi, giusto per fare un esempio, quello che recentemente è successo a Todd Haynes con Joaquin Phoenix che ha abbandonato il film a due-tre giorni dall'inizio delle riprese: ha letteralmente causato un disastro economico.


Una cosa che sottolinei sempre è la mancanza di idee: siamo pieni di sequel, reboot, di film coreani o europei rifatti in Usa. Perchè c’è questo declino? Non sarà forse collegato ad un declino culturale generale? Questa è una domanda complessa. Proprio a voler essere ultra-sintetici, la mancanza d'idee affligge per lo più il cinema mainstream, quello dei grandi numeri. Nel settore del medio/basso budget dove dominano case di produzione come A24, Blumhouse, Neon e via dicendo, d'idee hai voglia se ce ne sono. Prova a vedere The Endless, La región salvaje, Possessor o magari Upgrade, giusto per dire un paio di titoli al volo.Tutto ciò, essenzialmente, non è imputabile a un declino culturale. Anzi. Semmai è proprio il contrario: sta succedendo a causa di una maggiore consapevolezza delle nuove generazioni. Fino a non molto tempo fa, gli americani erano convinti di essere il centro dell'universo. Adesso, con l'avvento di internet, gli attuali quindicenni, ventenni e trentenni hanno scoperto che non è così e li fuori, c'è un mondo enorme. Cosa che si scontra con una mentalità molto difficile da sradicare: "you get what you pay for". Ottieni ciò per cui paghi.Questo però è un vizio di forma: costoso non significa necessariamente migliore. Intanto, quelli della... "vecchia guardia", diciamo così, sono convinti che spendere soldi come se la morte non dovesse mai arrivare, possa aggiustare tutto e rendere tutto migliore. Sfortunatamente, non è così. Spendere soldi non è come lanciare un incantesimo, i problemi non li risolvi così, per magia. Di conseguenza, a fronte di investimenti enormi nell'ordine delle centinaia di milioni, nessuno vuole perderci e quindi provano ad andare sul sicuro quanto più possibile; ed ecco così remake, reboot e sequel fuori tempo massimo a ciclo continuo.



Quanto hanno inciso le produzioni e in generale lo streaming nei confronti del cinema? Il fatto di avere a disposizione 700 film non è come non poterne vedere neanche uno? Il tempo passa, le cose cambiano e lo streaming non è altro che una conseguenza del naturale scorrere del tempo. Fin dalla sua nascita, il cinema, per quasi cinquant'anni, non ha mai avuto competitor diretti: film, cartoni animati, chapter play - cioè gli antesignani delle moderne serie - se volevi vedere qualcosa, dovevi andare al cinema. Chiaro che i guadagni fossero enormi. Poi, all'inizio degli anni '50 sono arrivati i televisori che hanno cambiato le regole del gioco. Negli anni '80 i videoregistratori che hanno aperto la strada al concetto di home entertainment. Negli anni '00 i lettori DVD e adesso lo streaming. Il cinema, inteso come luogo, non morirà mai; ma chiaramente deve fare i conti con una società che si rinnova, si ridimensiona e si riadatta. Non è più l'unico mezzo d'intrattenimento, ma uno fra i tanti e presto o tardi, bisognerà fare i conti con questo.Per il resto, avere disposizione 700 film è come non poterne vedere nemmeno uno? Non saprei. Onestamente non mi sono mai posto il problema: per me, girare fra gli scaffali di Blockbuster all'epoca e girare adesso fra le pagine di Netflix è uguale. In un modo o nell'altro, qualcosa da vedere si trova sempre.


Ultima domanda: quale è il film che ti piacerebbe essere realizzato? Mi piacerebbe vedere l'adattamento di un vecchio manga dei primi anni '90: Fortified School.



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