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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Due chiacchiere con Michele De Blasis


Un grande amante dello sport, sono contento di ospitare Michele in questo umile blog con le mie solite domande:

1) Michele ormai sei un giornalista sportivo di riferimento per tutti noi. Quale è il tuo percorso?

Grazie innanzitutto per avermi definito "giornalista sportivo di riferimento", è un onore. Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo nella triennale, poi la magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale a Parma ed il Master in Giornalismo Sportivo presso la Rcs Academy. La gavetta l'ho fatta partendo dal sito "Il Martino" (con cui ho preso il tesserino da pubblicista), passando per SpazioJ, gianlucadimarzio.com e La Gazzetta dello Sport, dove ho vinto una borsa di studio. Ed oggi sono vice Direttore di OggiSportNotizie.it, tra qualche tempo anche noi diventeremo un punto di riferimento per il mondo sportivo. Ho avuto il privilegio di lavorare con mostri sacri di questo mondo che mi hanno spinto ad andare sempre oltre i miei limiti, ed ora sto cercando di trasmettere questa cosa alle mie nuove leve della redaziona

2) E' praticamente finito il campionato, la coppa Italia è stata assegnata ed ora potremmo avere delle soddisfazioni in campo europeo. Che anno è stato per il calcio italiano?

Il calcio italiano ha dimostrato di essere in costante crescita, il primo posto nel ranking Uefa lo dimostra. L'unica pecca è stata l'eliminazione dell'Inter contro l'Atletico Madrid in Champions, perché secondo me i nerazzurri avevano i mezzi per tornare fino in fondo. La consacrazione dell'Atalanta è la favola più bella di tutte secondo me, soprattutto perché hanno cambiato tanto in questi anni ma Gasperini ha sempre valorizzato dei gruppi competitivi in tutte le competizioni. Contro il Leverkusen servirà un'impresa, ma nello sport tutto può accadere.

3) si sa che per il prossimo anno ci sarà un valzer di panchine non indifferente, quale sarà la sorpresa?

La mina vagante sarà sicuramente Antonio Conte, il cui futuro è ancora tutto da decifrare. Tornerà sicuramente in pista e lo farà in Italia, ma tra Napoli e Milan è complicato dire oggi dove andrà. Il passaggio che più mi stuzzica è quello di Thiago Motta alla Juventus, sono sicuro che farà benissimo

4) la nazionale italiana ha problemi in alcuni ruoli. Pochi bomber e difensori che marcano come solo gli italiani sanno fare. Dammi il tuo undici della nazionale del futuro 

Per fortuna sembra che il problema dell'attaccante sia stato risolto con Scamacca, che secondo me farà benissimo con Spalletti. Provo ad abbozzare una formazione titolare per gli Europei: Donnarumma; Darmian, Buongiorno, Bastoni, Cambiaso; Barella, Jorginho, Dimarco; Pellegrini, Chiesa; Scamacca. Ti faccio un annuncio in anteprima: in Germania ci sarò anche io a seguire il cammino della Nazionale, non vedo l'ora! 

5) una domanda che riguarda un aspetto sociale. Ti sposti un bel po' per le trasferte, dal tuo punto di vista come sta messa l' Italia da un punto di vista di barriere architettoniche?

Bella domanda, perché non è affatto semplice come sembra. Purtroppo non tutte le squadre di Serie A hanno la possibilità di farmi accedere in tribuna stampa perché non accessibile, anzi alcune non mi fanno proprio accedere perché il loro settore disabili è sempre pieno. Cose dell'altro mondo, magari un giorno ci scriverò un libro

6) ultima domanda: da Piccinini a Pizzul a Caressa e Marinella, chi è il tuo punto di riferimento?

Il mio primo eroe giornalistico è Federico Buffa, che renderebbe interessante anche il racconto di una formica che alza una mollica di pane. Sarò di parte, però in questi anni leggo molto di più La Gazzetta dello Sport e cerco di apprendere dai mostri sacri come Garlando, Barigelli, Di Caro, Licari e tanti altri. Non dimentico i consigli di Luca Momblano e del mio Direttore su OggiSportNotizie Marco Capriotti, che ha creduto in me da quando ero "bambino"

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