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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Che noia i talk show


Sono sincero: quando avevo intorno ai 20 anni, mi mettevo la sera a letto a vedere qualche talk di approfondimento. Li trovavo interessanti e poi c'era un certo fermento che, guardandolo ora, non ha portato a nulla. Ora i talk sono aumentati di numero ma sono cambiati. Essenzialmente gli elementi diversi sono due: la trasmissione verte, non più su un argomento, ma su più argomenti e gli ospiti sono diventati gli stessi. In questi ultimi due anni poi queste cose sono stati evidenti: all'epoca del Covid i vari Bassetti o Locateli erano all'ordine del giorno, ora siamo passati agli esperti di guerra. Sento nominare sempre Caracciolo, Cacciari che va bene per qualunque argomento, Orsini, Freccero. Mi chiedo quindi perchè ora dovrei seguire un talk? Parlano persone non competenti sull'argomento e l'approfondimento verte solo sulla opinione dell'ospite che lascia il tempo che trova. L'ascoltare un ospite di otto e mezzo è comparabile ad ascoltare il mio vicino di banco al bar. Dite che per il Covid gli esperti c'erano? Non avete torto ma spesso venivano invitati quelli con teorie di "opposizione" contrarie alle disposizioni governative. La realtà è che si cerca sempre un qualcuno che fomenti il pubblico dei complottisti, dei novax , delle montature per aumentare quel poco pubblico rimasto a guardare queste trasmissioni nelle quali la trama è sempre la stessa cioè uno comincia a parlare, l'altro interrompe, il conduttore che minaccia di abbassare l'audio. Altri tempi rispetto ai teatrini Santoro - Berlusconi. Ore di trasmissioni fondate sul nulla, con ospiti che di lavoro fanno l'ospite e nelle quali il nulla cosmico imperversa.



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