Una cosa che ho notato nella nuova musica italiana e che forse sono le donne ad essere più sperimentali rispetto agli uomini. Un esempio è Valeria Caputo con il tuo terzo album intitolato “Habitat”. Il disco si compone da otto canzoni e nasce dall’esigenza personale di riflettere sul concetto di “casa” come convergenza di luoghi fisici e spazi interiori. Le sue domande si basano su stili musicali diversi che si intersecano tra di loro con testi recitati, noise, pop. Ovviamente non è un disco da radio ma è un album pensato e studiato con un ottimo risultato.
La tracklist
Ma quale casa
Vieni
La mia città che sull’acqua brucia
Mel
Taras
Sulla strada statale
Riconoscersi
Dove finisco io
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