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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Riprenderci la nostra vita


Enrico Mentana scrive su facebook: "Cari giovani, non fatevi più usare, in buona o in cattiva fede: ve lo dice chi è stato giovane in un'Italia che offriva a tutti ben altre opportunità e garanzie, e che da anni si dice pronto - se tutti gli altri professionisti faranno altrettanto - a rinunciare a una quota del suo stipendio a favore di un vero riequilibrio generazionale nel mondo del lavoro. È la maggior ingiustizia sociale del nostro paese, nei vostri confronti, nei confronti di chi vi mantiene, e nei confronti dello stesso sistema Italia, che senza nuovi innesti e reale ricambio invecchia e appassisce. Sapete che dico queste cose da tanti anni, qui su questa pagina ne trovate ampio riscontro, e tante volte le ho dette e contestate ai vari leader politici. Ma sta a voi farvi valere: se davvero si torna al voto presto trovatevi qualcuno credibile e fuori dai giochi che abbia la forza e il coraggio di guidare una lista con un punto chiaro in cima al programma elettorale: lavoro e dignità ai giovani. No all'Italia delle mancette e degli stage truffa". Potrei essere d'accordo ma il problema è che, un pò per la legge elettorale, un pò perchè ormai la politica si regge su uomini soli al comando e non su gruppi politici con ideali e obiettivi, è difficile trovare un punto di riferimento. In più, rispetto ai tempi di Mentana, è anche più difficile cambiare e proporre una azione riformista.

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