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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Una Nazionale da rifondare come l'Italia


La Nazionale è uscita fuori dal Mondiale, o meglio, non c'è proprio andata in Russia. Per me è stata una delusione peggiore che vedere la Juventus perdere due finali di Champions in tre anni. Appena finita la partita, le persone elevate culturalmente, sono i primi a scrivere che, con tutti i problemi che ci sono in Italia, gli italiani sono bravi solo a parlare di calcio. Vorrei dire a queste persone che noi umani siamo nella possibilità di fare più cose e pensare più cose insieme. Quindi possiamo maledire Tavecchio e Ventura, e nello stesso tempo informarci sull'innalzamento della pensione, sulla precarietà del lavoro e persino sul testamento biologico! Se entriamo nel merito poi della questione, posso dire che in questi giorni ho sentito tanti commenti di ex calciatori, addetti ai lavori. Molti credono che la colpa sia degli stranieri ma vi dico una cosa: è vero c'è stato un prima e un dopo sentenza Bosman. Pensate all'Ajax: prima del 1995 era una corazzata, oggi è una squadretta. Ma questa sentenza non si può applicare con la Nazionale se vediamo ai risultati: prima del 1995, l'Italia ha vinto un mondiale e forse solo l'Under 21 di Cesare Maldini aveva creato un bel ciclo, ma di quei calciatori molti sono entrati nel dimenticatoio. Sentenza Bosman e mobilità del lavoro ha fatto sì che le Nazionali non vengano più composte da blocchi di squadre. Ora un ragazzo di belle speranze deve accettare di fare la “Primavera” anche all'estero, come fanno molti giocatori stranieri. Emblematico il caso di Pogba o anche Koman. Ma l'Italia è rimasta indietro su vari settori. Il primo è la naturalizzazione di giocatori di varia nazionalità. Questa di seguito è la squadra attuale campione del Mondo: Germania (4-3-3): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Hoewedes ; Kramer (31' Schuerrle), Schweinsteiger, Kroos; Mueller, Klose (88' Goetze ), Oezil (115' Mertesacker). A disp.: Zieler, Weidenfeller, Grosskreutz, Ginter, Durm, Draxler, Khedira, Podolski. All.: Loew. Tra i titolari e i panchinari ci sono africani, turchi e polacchi, una nazionale completamente diversa da quella che vince in Italia nel 1990. Le maggiori squadre europee sono piene zeppe di stranieri, tra i titolare e la panchina. Perchè il mondo va così e questo vale anche per l'aspetto amministrativo del nostro calcio. Ci si attacca alla poltrona. Tavecchio è ancora lì e Ventura non si è dimesso ma esonerato. Insomma non si riparte dagli italiani, ma si riparte dalla realtà dei fatti. Trattare l'italiano come uno straniero. Se Bernardeschi vuole giocare deve imparare da Cuadrado e superlarlo negli allenamenti. Quello che conta è la bravura dei nostri giocatori e forse questa bravura ancora non c'è.


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