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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Legalità: i doveri del sindaco e dei cittadini


Essere sindaco di una città non è per nulla facile. Ogni giorno sul giornale, oltre i casi clamorosi di scioglimento di consigli comunali per mafia, abbiamo in tutta la Penisola, casi di corruzione, abuso di ufficio, e quant'altro. Mi viene in mente quindi che forse nel programma elettorale di un candidato sindaco, come unico e solo punto programmatico deve esserci solo quello del ripristino della legalità. Posso parlare ovviamente solo della mia città. Sul giornale ma non solo escono fuori casi allucinanti. C'è chi occupa spazi pubblici senza pagare un euro oppure servizi ricettivi siti in posti dove non possono più stare. Ma di casi ce ne sono tanti. La cosa che stupisce di più, non è tanto l'illecito, reato o infrazione, ma è il perdurare di queste situazioni da anni. Il Comune in questi casi si rende partecipe di questo uso improprio di posti pubblici senza concessione. Attualmente abbiamo un ristorante il quale, nonostante il tribunale di Sulmona (fonte ilgerme) ha da tempo ordinato la restituzione dell’immobile e il pagamento di 70mila euro come risarcimento dei canoni pregressi, lavora ancora con tanto di pubblicità in tv. Essendo abusivo, non ci vedo tanta differenza dal napoletano che ti vende di contrabbando la merce. Anzi una differenza c'è: il primo si fa pure pubblicità. E quindi, mentre gli altri ristoratori pagano canoni di affitto elevati, lì si lavora ai danni della collettività che non può usufruire delle sue strutture pubbliche. Insomma in questa città chi paga per lavorare, come succede anche per il nostro mercato, nel quale c'è chi paga per starci e chi pretende di starci gratuitamente, la prende sempre in questo posto. Sono situazioni che perdurano da anni e per le quali anche i cittadini ormai ci hanno fatto l'abitudine. Come se fosse tutto normale. Ma normale non è. Per tutti questi casi il sindaco deve farsi carico della responsabilità e del ruolo che ricopre. Deve fare le gare e non più affidamenti diretti, deve riprendere i regolamenti di utilizzo delle singole strutture, verificare le singole concessioni. Andare contro chi, di queste cose ne beneficia da anni, anche se minacciato. Mettere già in atto una cosa del genere, significherebbe far fuonzionare la comunità. E per fare questo ci vuole tempo, ma bisogna farlo. Spero che la Casini possa dire alla fine del suo mandato di aver ripristinato democrazia e legalità in questa città, perchè anche se non c'è la mafia in maniera ufficiale, molti dei nostri concittadini utilizzano gli stessi metodi. Anche i cittadini potrebbero avere un ruolo attivo: quello di non acquistare merce e servizi da persone che si avvantaggiano da queste situazioni. Diamo i nostri soldi a chi si comporta correttamente.


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