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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Perfect days


Che straordinario film! Ovviamente non devo dirvi molto di più considerando che si tratta di un film del 2023 ma è un film che va visto. Il significato del lungometraggio si può determinare su due livelli. Il primo è un meta-significato: in un lungo periodo di cinema nel quale l'ha fatta da padrone il cinema fracassone dei cinecomic, Wenders ci propone un prodotto che va in direzione opposta. Pochi dialoghi che vengono sostituiti dal vento che muove le foglie degli alberi, dal movimento della città, da una magnifica colonna sonora, e una routine del protagonista sempre uguale. Il passato del protagonista si evince unicamente dall’incontro con la sorella, ma su un altro livello Wenders parla della nostra vita nella quale puntiamo sempre ad avere qualcosa di più perdendosi invece il bello della stessa, cioè le piccole cose, le immagini che i nostri occhi possono vedere. Scegliere quindi un lavoro che possa dar spazio alle proprie passioni, una casa umile con il minimo necessario. Nella nostra vita viviamo tanti momenti, ma qui si pone anche un problema il regista quando fa esclamare alla proprietaria di un ristorante il desiderio che le cose rimangano così come sono. Purtroppo non è così e quindi bisogna godersi il momento quando è possibile senza rimandare, condividendo la gioia con qualcuno. Poesia allo stato puro.



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