La zona di interesse
- Silvio Mancinelli
- 3 feb
- Tempo di lettura: 1 min

Pochi film colpiscono come questo film. Altro che "Schindler's List" o "La Vita è Bella". Questo film è crudo e reale. I suoni continui di sottofondo ascoltati in cuffia come gli spari continui, le urla e i gemiti provenienti dai forni a fianco casa della famiglia tedesca protagonista sono agghiaccianti. Come sono agghiaccianti le riunioni sull'efficientamento del genocidio. Il finale poi rinchiude tutto il film: il protagonista che vomita, non per quello che ha fatto, ma è la reazione all'inquinamento derivante fai forni crematori. L'orrore è fisico e quell'orrore lo butta fuori non volendo.
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