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Francesco Ferrara

Il 2023 nello sport


Sport 2023

ATLETICA: L’Italia ha conquistato quattro medaglie ai Mondiali 2023 di atletica leggera: l’oro di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, gli argenti di Leonardo Fabbri nel getto del peso e della 4×100 maschile, il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia. Il Bel Paese ha chiuso al 13mo posto nel medagliere e in ottava posizione nella classifica a punti, raccogliendo tredici finali. Un computo di allori di questo calibro non si vedeva dal 2001, un numero di finalisti di questa quantità non arrivava addirittura dal 1999. L’Italia è ormai un punto di riferimento a livello internazionale e a Budapest ha dimostrato che i fasti delle Olimpiadi di Tokyo 2020 non erano casuali.

BASKET: Con Gianmarco Pozzecco l’Italia ha ritrovato dopo 25 anni i quarti di finale mondiali. Una partenza complicata (soprattutto contro la Repubblica Dominicana), poi la vittoria di grande valore con la Serbia e, infine, quella che resta fuor di dubbio la peggior sconfitta con Team USA mai vissuta. Rimane, però, uno status che per la squadra azzurra diventa solido: selezione di alta qualità, che bisogna impegnarsi molto per battere. Se la Nazionale maggiore si è ben distinta, per quanto riguarda le giovanili le cose sono andate in maniera altalenante: nono posto con le selezioni Under 20 e Under 18, argento con quella Under 16 che ha ceduto solo in finale alla Spagna. Per la Nazionale Femminile, una versione degli Europei che rimane forse la peggiore degli ultimi 15 anni, se si eccettuano il 2011 dove non ci fu proprio qualificazione e il 2015 in cui non ci si riprese mai dalla sconfitta maturata con la Bielorussia. La fine dell’era Lardo è coincisa con un drastico calo di larga parte delle giocatrici che si erano espresse molto bene lungo tutto l’arco della stagione: impossibile pensare che avessero perso di colpo le loro qualità.

FORMULA 1: Per le Ferrari ancora un anno disastroso anche se è del cavallino l'unica vittoria non Red Bull dell'anno. Non è e non può essere una vittoria che salva la stagione, ma che la migliora nel complesso sì. Positivo il finale in crescendo. Red Bull, invece, invincibili con gare stravinte dalla scuderia e dal pilota, Max Verstappen, il migliore in questo momento. Mercedes ancora sottotono nonostante i buoni miglioramenti durante la stagione.

MOTO GP: Va in archivio la stagione 2023 della MotoGP. Un'annata clamorosa, che ha incoronato per la seconda volta di fila Francesco Bagnaia campione del mondo. Un campionato di importanti novità per Dorna, soprattutto con l'introduzione della sprint di cui tanto si è parlato soprattutto nella pausa invernale. Un 2023 che ci ha consegnato una Ducati imbattibile, un Jorge Martin top rider e un Marco Bezzecchi in parabola ascendente. Ma non ci sono solo cose positive: c'è un Enea Bastianini deludente (anche a causa di una serie di infortuni che hanno condizionato la sua stagione), una Aprilia che non ha confermato ciò che di buono fatto lo scorso anno, un Marc Marquez e un Quartararo inermi a bordo di una Honda e di una Yamaha abbastanza allo sbando.

SCI: Nel corso della stagione sportiva gli eventi che si sono tenuti a Courchevel e a Méribel, in Francia, non sono state valide ai fini della Coppa del Mondo il cui calendario ha contemplato dunque un'interruzione nel mese di febbraio. La stagione maschile è iniziata il 23 ottobre 2022 a Sölden, in Austria, e si è conclusa il 19 marzo 2023 a Soldeu, in Andorra; sono state disputate 37 delle 42 gare in programma (10 discese libere, 7 supergiganti, 10 slalom giganti, 10 slalom speciali), in 19 diverse località. Lo svizzero Marco Odermatt si è aggiudicato la Coppa del Mondo generale (di cui era detentore uscente) e quelle di supergigante e di slalom gigante; i norvegesi Aleksander Aamodt Kilde e Lucas Braathen hanno vinto, rispettivamente, la Coppa del Mondo di discesa libera e quella di slalom speciale. La stagione femminile è iniziata il 19 novembre 2022 a Levi, in Finlandia, e si è conclusa il 19 marzo 2023 a Soldeu, in Andorra; sono state disputate 37 delle 41 gare in programma (9 discese libere, 7 supergiganti, 10 slalom giganti, 11 slalom speciali), in 17 diverse località. La statunitense Mikaela Shiffrin si è aggiudicata la Coppa del Mondo generale (della quale era detentrice uscente) e quelle di slalom gigante e di slalom speciale; l'italiana Sofia Goggia ha vinto la Coppa del Mondo di discesa libera e la svizzera Lara Gut[1] quella di supergigante.

CICLISMO: Emozioni vere fin dall’inizio della stagione con Van der Poel che si aggiudica la prima classica monumento vincendo la Milano-Sanremo dopo l’attacco dei quattro fenomeni (Ganna, Pogacar, Van Aert e VDP) sul poggio e la sgasata dell’olandese in cima al muro. Secondo gioiello del campione olandese è la sua prima Parigi-Roubaix dopo un testa a testa con Van Aert fermato solo da una foratura. Il terzo sigillo di enorme valore arriva ad Agosto: Mondiale stradominato da VDP nonostante una caduta a 10km dall’arrivo. Corsa bellissima dall’inizio fino alla fine grazie anche all’attacco da lontano di Alberto Bettiol. A completare il podio Van Aert e Pogacar. Roglic si aggiudica il Giro d’Italia dopo la vittoria della cronoscalata del Monte Lussari ai danni di Geraint Thomas, secondo in classifica generale. Da segnalare l’ottima prestazione del veterano Damiano Caruso, quarto in classifica generale. Come non segnalare il Fiandre vinto da Tadej Pogacar con il suo attacco formidabile sul Kwaremont che ha permesso di staccare due clienti scomodi come Van Der Poel e Van Aert. Per lo sloveno non finisce qui perché, dopo il secondo posto al Tour, si rifà ad Ottobre con la vittoria del Lombardia, altra corsa dominata in lungo e in largo. Il Tour de France parla danese: Vingegaard ottiene la sua seconda vittoria consecutiva sui Campi Elisi sconfiggendo lo sloveno dopo una prestazione monstre a cronometro. L’ultimo grande giro è ancora ad appannaggio della Jumbo-Visma che completa il tris. Dopo il Giro con Roglic, il Tour con Vingegaard, centrano la Vuelta con l’americano Sepp Kuss (il gregario di lusso). La cosa più sorprendente è il podio della corsa spagnola: 1°Kuss,2° Roglic,3° Vingegaard. Egemonia incontrastata per la formazione olandese che ha vinto il maggior numero di corse in questo 2023. Da segnalare anche le vittorie alla Liegi e al Mondiale a cronometro del belga Evenepoel, di nuovo in rampa di lancio dopo l’infortunio grave del 2020. In ambito femminile Lotte Kopheky sfiora la vittoria al Tour de France andando in crisi nella terzultima tappa con arrivo sul Tourmalet. La maglia gialla è stata conquistata dalla Wollering che è riuscita a battere sempre la Kopheky alle strade bianche ad inizio Marzo. La Kopheky, però, si è rifatta con gli interesse battendo al Mondiale in Scozia la Wollering La Van Vleuten, invece, vince il Giro Donne dove il podio è completato dalla francese Labous e dall’italiana Realini.

NUOTO: E anche quest'anno volge al termine. Il 2023 si conclude con 14 medaglie mondiali e 22 medaglie europee, 7 primati nazionali individuali migliorati e 2 nuovi primati nazionali stabiliti con le staffette. A livello mondiale sono tredici i record mondiali caduti, tra di loro anche il WR della Divina Federica Pellegrini. Se Roma 2009 aveva segnato un punto di svolta tra un'epoca pre-costumoni e post-costumoni, Fukuoka 2023 sembra giocare il medesimo ruolo, segnando uno spartiacque fondamentale verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Sono stati 4 i record italiani caduti in questo 2023 in vasca lunga, Sara Franceschi nei 200 misti (2'09"30, 25 giugno 2023), Alberto Razzetti nei 200 e nei 400 misti (con doppio pass olimpico) e Thomas Ceccon nei 50 farfalla (22"68). In vasca corta record per Alessandro Miressi nei 100sl, Lorenzo Mora nei 200 dorso e Alberto Razzetti nei 400 misti, tutti nuotati durante i Campionati europei in vasca corta appena conclusi. Europei durante i quali sono arrivati anche i due record nazionali per le staffette 4x50 mista donne e 4x50sl mixed. Sono stati 5 gli azzurri che hanno già ottenuto il pass per i Giochi Olimpici del prossimo anno: Gregorio Paltrinieri nei 1500sl in 14'41"38, Alberto Razzetti nei 200 misti in 1'56"21 e nei 400 misti in 4'09"29, Thomas Ceccon nei 100 dorso in 52"82, Benedetta Pilato nei 100 rana in 1'05"80, Alessandro Miressi nei 100sl in 47"61.

CALCIO: Un anno calcistico intenso e su ritmi folli, consuetudine di un mondo che non si ferma mai. Stagione che ha risentito del Mondiale invernale in Qatar. Non si può non partire dalla stagione formidabile del Napoli. Dopo 33 anni i partenopei hanno vinto lo Scudetto dominando la Serie A, grazie a una stagione strepitosa guidata dal tecnico Luciano Spalletti e da giocatori come Osimhen, Kvaratskhelia e Kim Min-jae. Il successo è avvenuto giocando tutta la stagione nello stadio dedicato a Diego Armando Maradona e dopo il trionfo dell'Argentina nella Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022. Esplode la festa a Napoli e ovunque nel mondo ci siano tifosi napoletani: una celebrazione che rimarrà nella storia. Spalletti firma anche la qualificazione della nazionale italiana a Euro 2024. Non era facile e neanche scontato riuscire nel suo intento. La notte della sfida decisiva con l’Ucraina è stata un concentrato di emozioni con anche quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Il 2023 è stato anche l’anno che ha regalato alla Serie A le tre finali nelle tre competizioni europee: Champions(Inter), Europa League(Roma) e Conference(Fiorentina). Tutte perse e non tutte meritatamente soprattutto la finale dei giallorossi contro il Siviglia. Tra i top si prende un posto anche il City di Guardiola che ha vinto tutto o quasi quello che si poteva vincere: Premier League, Champions League, FA Cup, Supercoppa Europea e Mondiale per club. Facile con i miliardi degli sceicchi? Può darsi ma intanto bisogna farlo e non tutti ci sono riusciti. Da dimenticare i mesi del processo plusvalenze della Juventus che ha portato all’azzeramento di un’intera dirigenza e all’esclusione della formazione bianconera dalle competizioni europee. Senza entrare nel merito, l’idea è che si sia trattato dell’ennesima occasione persa per andare al cuore del problema e provare a risolverlo una volta per tutte. Altro flop la fuga di Mancini dalla panchina azzurra nel bel mezzo dell’estate. Ancora una volta i soldi Arabi hanno la meglio sulla passione dei tifosi. Però, per lui resta immutata la riconoscenza per la gioia dell’estate di Wembley. Come non menzionare, infine, lo scudetto perso all’ultima giornata del Borussia Dortmund ai danni del Bayer Monaco (11° titolo di fila). I bavaresi, quindi, vincono 2-1 nel finale a Colonia mentre i gialloneri pareggiano col Mainz e dicono addio al titolo per la differenza reti. In Spagna a trionfare è il Barcellona di Xavi mentre in Francia il PSG si conferma campione nonostante l’obbiettivo dichiarato di vincere la Champions.

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