Quando si dice che in Italia non c'è musica buona mi irrito. Molto probabilmente lo dicono quelli che si fermano ad ascoltare i grandi network e vedere i talent ed è per questo che spero che i grandi giornali dedichino un trafiletto ad artisti meno conosciuti. Perchè dico questo? Perchè se si ascolta “Disordine” di Guido Brualdi si capisce che nel nostro Paese, gente che osa e che ha cultura musicale c'è. È un disco breve formato da otto canzoni per 24 minuti nel quale c'è sicuramente un impianto acustico ma a questo si accompagnano ispirazioni alla Ritmo Tribale e alla Radiohead più rock. Distorsioni che fanno a cazzotti con elementi melodici e suoni puliti. “Disordine” è un bel disco che probabilmente non starà nelle classifiche italiane, ma la colpa non è dei consumatori ma di chi dà spazio ad artisti come lui.
La tracklist
Specchio
Il sistema
Anatema
Nel terrore
Luglio21
Disordine
Paesaggio
Dis#2
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