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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Cabruja - omonimo


Che tipo di musica può fare un venezuelano che vive a Genova? Bisognerebbe ascoltare il lavoro omonimo di Cabruja, disco composto da nove canzoni e misto di cover e brani inediti. Soprattutto i brani inediti (“Lisboa Tblisi” e “La Corazonada”) rispecchiano il gusto dell'artista che oscilla tra l'Italia e il Venezuela, tra archi e piani che ricordano un po' una atmosfera tra tango argentini e il jazz (non per nulla in una traccia c'è la presenza di Fresu). Pensate quindi ad uno Sting venezuelano che prova a fare una canzone tipo “Englishman In New York” e con questo approccio e una voce calda riarrangia canzoni di Tori Amos, Bjork, Lamb, giusto per citarne alcune, Da qui ne esce un bel disco.

La tracklist

  1. Father Lucifer

  2. Lisboa Tblisi

  3. Gloomy Sunday

  4. Line

  5. La Corazonada

  6. Unravel

  7. Mi Querencia

  8. All mine

  9. Alfonsina y el mar



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