Pensavo fosse una leggenda l'esistenza di band alternative – punk nel 2019, ed invece ci sono e vivono tra noi. Un esempio sono i Surikate che con il loro “Don't listen and drive!” ribadiscono la sopravvivenza di un genere che sente gli scricchiolii dei tempi che furono. La band, che nasce come duo e poi diventa trio con l'aggiunta del basso, ci presenta un album, composto da nove canzoni, musicalmente molto pesante alle volte e veloce allo stesso tempo. È proprio un album anni 90 questo disco, tra Nirvana, Metallica (con quel doppio pedale!) e Alice in Chains più ignoranti e inaciditi che non si può e i Therapy?. Canzoni molto dirette come per anni hanno fatto le band punk o heavy in giro per il mondo in pieno stile rock and roll. In questo lavoro non esistono invenzioni, esiste quello che già c'è: strofe con chitarre pulite, ritornelli distorti, tempi veloci e rallentamenti. Se i Surikate, fossero nati nel 1977, e fatto musica intorno ai 20 anni, sarebbero stati considerati nel rinascimento alternativo musicale italiano. Ora le cose sono cambiate, e nonostante ammiri questo disco e la band ( che secondo me spacca nei live), è chiaro che “Don't listen and drive!” scricchiola un po' in questo periodo di cambiamenti.
La tracklist
Fast
Clean & overdrive
Break
Co2
Make me wonder
Twice
Inception
Crash test
Whatever you've said