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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Cieli neri sopra Torino


Intimo e descrittivo, così si può considerare “Babilonia”, il nuovo album dei Cieli neri sopra Torino. Otto canzoni che sanno appunto di intimità su frequenze da band. Il disco è essenzialmente un lavoro rock, tra U2 (il sound della strofa di “Eleonora” ricorda un po' i suoni di “The Joshua Tree”), e qualcosa di italiano nel cantato. in alcuni casi, tipo Ligabue (non so se fa piacere alla band questo accostamento). È un atteggiamento, in alcuni casi anche recitativo finalizzato a raccontare storie, ma il gruppo non disdegna anche il rock alla Pearl Jam (“Ben”), quello diretto e molto duro. C'è da dire che, non essendo un amante delle ballatone rock, quando la band alza il volume delle chitarre la preferisco, ma possiamo dire che i Cieli neri sopra Torino hanno una loro maturità rock classica che ormai li contraddistingue e che li individua nel panorama sonoro italiano. È il classico esempio sul quale spesso si dibatte: un disco deve esprimere la voglia di un gruppo e le sue passioni fregandosene di ciò che va di moda, oppure deve trasmettere quello che l'ascoltatore vuole sentire. I Cieli neri sopra Torino propendono per la prima ovviamente.

La tracklist

  1. L'ombra

  2. Eleonora

  3. Apocalisse

  4. Ben

  5. Storia di un dj

  6. Cieli neri sopra Torino

  7. Occhi chiari

  8. Fiume

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