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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Someday - Una giornata breve


“Una giornata breve” è la giornata tipo di chi sceglie di concluderla prima della notte ma anche di chi si accorge che solo brevi attimi di ogni singolo giorno resteranno impressi. È questo il senso del secondo Ep dei Someday. Il lavoro mi sorprende all'inizio perchè, messo nel pc, il lettore multimediale mi dà info, non sulla band, ma su una star latino americana con tanto di titoli in spagnolo. L'album, una volta iniziato, ha tutt'altro peso. Creato con la produzione artistica di Cristiano Lo Mele, ci ritroviamo un ep di circa 25 minuti che si ispira alla dark wave un po' retrò, con suoni molti semplici. Se andiamo avanti nell'ascolto e si scava un po', c'è la chitarra alla Marr, un atteggiamento alla Nirvana di “Bleach” (“Quello che mancava”) e gli Estra. Nelle molte variazioni che l'ep propone (forse troppe considerato l'esiguità di una “Giornata breve”), la migliore è quella più pop, dimensione che è proprio la loro, con una certa originalità. “Altre vite” è una canzone pop, non perfetta, ma quasi, soprattutto in fase di ritornello, elegante ma anche un po' paraculo.

La tracklist

  1. Week – end

  2. Principi e principesse

  3. Quello che mancava

  4. Altre vite

  5. Bambino + caffè

  6. Sentire

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