Cominci ad ascoltare “Il blu di ieri” di Valente non sapendo che fosse Valente e pensi che Enrico Ruggeri abbia velocizzato e ringiovanito i Decibel, ma non è così. Valente è un cantautore e compositore di musica pop e alternative rock di Mestre. Durante la sua carriera musicale ha dato vita a varie band quali Art Decò e Holidays Futurisme, svolgendo il ruolo di lead vocalist.. Nel 2016 ha pubblicato Cambiamori ed ora invece ci presenta questo ottimo lavoro. Qui ci troviamo proprio dentro gli anni 80, quelli più dark wave che poi diventano commerciali. “Il blu di ieri” rappresenta proprio il cambiamento musicale dei Joy Division in New Order. Non può mancare un accenno ai Cure con la cover di “All cats are grey” che, guarda caso, è stata pubblicata nel 1981. Un disco molto diverso da “Maschere nude” sul quale il sottoscritto scrisse qualcosa proprio qui nel 2011. “Il blu di ieri” è stato registrato presso il Q Recording Studio di Milano e il Virtual Studio di Treviso p stato suonato da Andrea Lombardini, al basso, Alberto Milani, Dario Volpi e Xabier Iriondo alle chitarre, Emanuele Maniscalco alle tastiere e Phil Mer alla batteria; al sassofono Paolo Porta che rende le canzoni più jazzate con un rimando alla musicalità del Duca Bianco. Un ottimo disco, dicevo, nel quale forse, i testi non sono tanto forti come il lato musicale, ma “Il blu di ieri” va ascoltato e conservato gelosamente nella propria discoteca. Piacerà anche ai non puristi del genere.
La tracklist
Sogni di te
Giardino
Volume altissimo
Un mondo nuovo
Stai
Il blu di ieri
Arrendersi
Notti senza sogni
All cats are grey