“Breach” è il secondo album dei Polemica, quartetto italo-statunitense di matrice alternative rock. Un disco composto da dieci canzoni, la maggior parte delle quali rivela un certa urgenza, direi quasi violenta, di cantare le ingiustizie di questo mondo. L'album è stato registrato in due giorni a Pisa, in maniera autoprodotta e questo ha ridotto di molto la potenzialità esplosiva del lavoro. Volete sapere come suonano i Polemica? Sicuramente tutti voi conoscete i Maneskin. Ecco pensate a loro, pensate però a dei musicisti che sappiano effettivamente suonare i propri strumenti, pensate ad un cantante che sappia l'inglese. C'è molto rock anni 90, quello più alternativo che va dai Pavement, ai Jane's Addiction, in certi pezzi, ed in maniera più semplice sembra di trovare anche un po' di Tool e Primus (“Breach”, la canzone che intitola l'album). Questo è “Breach”, disco che riporta il rock al centro quando di rock in giro ce ne è veramente poco. Come si incastona questo lavoro all'interno di una evoluzione musicale nella quale, nei giornali di musica rock, si recensiscono Beyoncè e Kali Uchis ancora non è dato sapere, ma i Polemica hanno fatto di certo un bel lavoro.
La tracklist
A walk in the park
The bell
Passenger on the ghost ship
Man's privilege
Psychopath mind
Silly me
Morning fight
Need more time
Breach
Welcome to the show