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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Il trono di spade dell'Abruzzo centrale


Il Trono di Spade (Game of Thrones) è una serie televisiva statunitense di genere fantastico creata da David Benioff e D.B. Weiss, che ha esordito il 17 aprile 2011 sul canale via cavo HBO. È nata come adattamento televisivo del ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin. La serie racconta le avventure di molti personaggi ed è ambientata in un grande mondo immaginario costituito principalmente dal continente Occidentale (Westeros) e da quello Orientale (Essos). Il centro più grande e civilizzato del continente Occidentale è la città capitale Approdo del Re, dove si trova il Trono di Spade dei Sette Regni. La lotta per la conquista del trono porta le più potenti e nobili famiglie del continente a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto gioco di potere, che coinvolge anche l'ultima discendente della dinastia regnante deposta. Gli intrighi politici, economici e religiosi dei nobili lasciano la popolazione nella povertà e nel degrado, mentre il mondo viene minacciato dall'arrivo di un inverno diverso dai precedenti, che risveglia creature leggendarie dimenticate e fa emergere forze oscure e magiche. È una serie che non avevo seguito poi invece, grazie a Sky, ho visto le varie stagioni ed attendo l'ultima. Non ho letto il libro per cui non so come va a finire. Ma credo che si possa attualizzare ai giorni nostri. La riuscita manifestazione contro la Snam, ha risvegliato gli animi sulmonesi. Come un po' fece la manifestazione contro la chiusura del punto nascite, o quella sul tribunale. Insomma quando c'è un “pericolo” grande il sulmonese risponde, soprattutto quando si tratta di pericolo esterno, che sia la Snam, o Paolucci che incarna il tagliatore degli ospedali. Quando finisce l'emergenza finisce anche l'unione. Anzi alle volte anche durante l'emergenza. Pensate al comune: contro la centrale, con un pacco di delibere che affermano la contrarietà, ma siamo quasi alla spaccatura, con i rappresentanti di destra i quali, in vista delle elezioni regionali, ritornano all'ovile lasciando la Giunta. Ognuno torna ai propri interessi di cortile. Altrimenti non si spiegherebbe il perchè, per le elezioni comunali soprattutto, non è stata mai espressa una maggioranza con aspirazioni ambientalistiche, di conservazione delle nostro Istitutioni e di incremento turistico. Chi marcia non lo ritrovo mai nel consiglio comunale e nella giunta. Esempi di dissenso sono stati Pizzola e Lucci, che però non sono stati in grado di avere una maggioranza politica necessaria per guidare la città, almeno a mia memoria. Ma alla fine basta leggere i commenti sui social in occasione di qualunque evento: dalla marcia No Snam, alla Giostra, al concertino, alle azioni di associazioni. Qualunque tema è buono non per una critica costruttiva, ma per distruggere chi la pensa diversamente da te, magari è quella stessa persona con la quale avevi manifestato insieme. Insomma il vecchio detto: l'“unione fa la forza” è ancora valido, ma non solo per i sulmonesi, ma per quelli del centro Abruzzo, da Castel di Sangro a Popoli, i quali fanno esattamente il contrario. Non pensano che cercare un grande progetto per questa zona sarebbe la cosa migliore possibile per chi ci abita e per evitare anche migrazioni continue. Ora aspetto con ansia l'ultima stagione del Trono per capire se l'umanità riuscirà a mettere da parte i propri interessi personali per qualcosa di più grande che vada oltre se stessi.

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