Hanno ragione i Zeffjack: è inutile parlare, che tanto spesso si dicono fesserie oppure cose già dette, meglio avere un tappeto sonoro ed ognuno ci mette sopra le proprie parole. Potrebbe essere interpretato così “Friendless” il nuovo album degli Zeffjack, band del nord Italia, attiva già dai primi anni 2000. Dieci canzoni nate in sala prove e frutto di improvvisazioni che trovano una loro dimensione nell'affiatamento del gruppo ed una quadra in questo disco. Il titolo deriva dal disorientamento antecedente all'incontro con l'attuale etichetta, la Rocketman Records. L'album ha proprio il sapore di quanto si è fatto nel periodo di fine anni 90 ed inizio duemila. Una ispirazione un po' alla Smashing Pumpkins ed un po' alle rock band strumentali dell'epoca. Sono combattutto su come definire il disco: è un album abbastanza veloce (circa 32 minuti) un pò wave all'inizio, e chitarre proprio di un ventennio fa nell'andare avanti nell' ascolto. Ciò che manca è quell'imprevisto, quella originalità che non ti faccia immaginare già l'accordo successivo. La band suona bene, ma in maniera troppo “sentita”. Sicuramente “Friendless” ci riporta a ricordi di gioventù.
La tracklist
Mont blanc
Arnold press
Poretti party
Starting light
St Antony's fire
Demo cementry
Deep impact
California butterfly
Number 9
Fade out