Un disco veloce ma prezioso quello dei Red Lines, “Paisley”, il primo lavoro sul lungo tempo del duo formato da Marianna Pluda e Simone Apostoli. L'album è stato registrato presso la Buca Recording Club tranne “Colder”, brano che ha dato il nome al secondo ep della band, che è stato registrato, invece, al Tup Studio di Brescia. È un disco appunto veloce ma prezioso, perchè nella maggior parte dei casi, come nelle prime tracce, “Paisley” ha qualcosa di retrò, in una maniera sonora diversa, li avrei però accostati ai Cardigans, poi però ascolti “Tomorrow” ed anche “Control III” che hanno un qualcosa proprio di un altro tempo. “Control III” nella sua spazialità è più waves, un po' Tears for Fears, un po' Depeche Mode con meno chitarre. In sintesi potrebbero far pensare ad un Black Rebel Motorcycle Club versione elettronica. Il disco quindi che si muove dal revival anni 70 ai suoni attuali, gioca con gli stili e lo fa bene. Basta ascoltare il surf di “2am surf”. Un disco orginale che forse doveva essere solo leggermente più lungo.
La tracklist
Talk to me
Say it
Tomorrow
Control III
Rubber spaceship
2am surf
Colder
Together