top of page
  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Date Sulmona a chi ha le idee


L'altro giorno mia madre è andata al teatro. Ha preso un abbonamento, come la maggior parte di chi ci va in questa stagione, una stagione, per una città come Sulmona, di qualità. Quando l'accompagno con la macchina, vedo sempre un gran numero di persone in giro. Io invece ho partecipato alla presentazione di “Cane sciolto”, il libro di Omar Pedrini. Presentato presso la Libreria Pizzi di Sulmona. Insomma Giancarlo e il suo amico Simone si sono messi in testa di fare come la Feltrinelli. Gente c'era ( non date per scontato che Pedrini lo conoscano in tanti) ed è stato un bel pomeriggio a parlare di musica ed ascoltare sue canzoni. A sorpresa è intervenuto uno che fa l'attore ed ha letto l'incipit del libro. Poi c'è il cinema Pacifico, rivitalizzato da una società pugliese. Ormai, sempre se non sono fuori per lavoro, ogni tanto esco a piedi, entro e vedo il film in programmazione, senza tanti problemi. Sembra di essere come a casa propria con il teleschermo più grande. Credo che la città abbia tanti servizi, migliorabili certo, ma li ha. Ma la cosa che mi preme sottolineare è che Sulmona ha ragazzi che vanno dietro i loro sogni. Sognare non è una bestemmia,non è una parola fatta fuori dal nostro vocabolario e non è legata alla parola impossibile. Prendete persone come Jacopo e Matteo, che ora si sentono, e alle volte frequentano, artisti che prima vedevano solo sotto ad un palco. E ne hanno fatto un lavoro. Ora sono invitati anche in altre città a prendere parte ad eventi dove si incontrano la domanda e offerta musicale. Prendete persone come Ludovica e Chiara (giusto per citarne due ma sono molto di più) che hanno capito che pure Sulmona deve guardare al problema dei profughi in maniera sociale e culturale perchè quello è il futuro. Per ora non è un lavoro, ma con l'aiuto di qualcuno potrebbe diventarlo. C'è Angelo che fa le foto ad ogni evento, cominciando con il mio di qualche anno fa. E dopo poche ore il lavoro è già tutto pubblicato. Chi viene qui a cantare da fuori, in questo tempo social, può subito provveredere a rendere edotti i propri fan sulla propria perfomance con le foto pubblicate da Angelo. Ci sono Marco e Pierlorenzo i quali, nonostante il cinema chiuso, nonostante i tagli ai finanziamenti, non scappano e puntano ai cortometraggi per far parlare ancora di Sulmona in campo cinematografico. C'è Livio con papà Fausto (il vero reazionario della vallata) che dà spazio e tempo ai giovani musicisti. Ora questa è gente che ha dai 40 anni in giù (tranne Fausto ma lui è un caso a parte). Per tanti anziani che ora si lamentano, e che potevano negli anni 80 e 90 fare qualcosa per questa città, ci sono tanti giovani che sono rimasti e che hanno davanti solo delle macerie culturali e sociali da dovere mettere in ordine. È un terremoto culturale. Gli anziani di oggi, hanno visto la città prima crescere e poi l'hanno vista spogliata di tutto, senza muovere un dito, e quei pochissimi che protestavano erano considerati scellerati. Le lamentele che leggo su Facebook derivano da questo: da uno stato attuale di decadenza che viene da lontano, dall'aver lasciato che tutto accadesse così, in maniera passiva. E questo non è stato un bene. Spero che questo sindaco, ma anche i prossimi capiscano che l'unica ricetta per risollevare questa città, non è il turismo o l'insediamento di una grande azienda, ma è l'incontrare le istanze di chi ha voglia di produrre qualcosa. Basta con quelle spartizioni di ruoli, poteri ed equilibri, sbilanciatevi verso queste persone, che hanno idee in ogni campo. Dategli la città, la renderanno bella.


33 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page