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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Pierpaolo Scuro - Tu che guardi


Finalmente posso tornare alle mie recensioni, dopo una settimana di chilometri (tanti) fatti per lavoro. A caso, comincio con il pugliese Pierpaolo Scuro e il suo”Tu che guardi”. Quando sento che a X Factor alcuni concorrenti sono delle novità assolute nel panorama italiano musicale, penso che non abbiano ascoltato ancora Pierpaolo. È un artista presente nel mondo del rock da almeno 13 anni con alcune formazioni (“Silenzioinsipido” e “Tuesday's bad weather”), ora prova a farsi conoscere da solo con questo disco, composto da ben 10 canzoni, che spaziano dal rock, anche mischiato con il funk (“Nella passione non si vede”), al cantautorato un po' alla Manuel Agnelli (“Tempo”). Un disco che mostra la maturità e l'esperienza di questo artista. È un lavoro più che altro introspettivo, dove c'è una ricerca pedagocica sul proprio essere. “Tu che Guardi” è un ottimo lavoro che però lascia perplesso alle volte sui testi, in alcuni casi non troppo originali, ma il “vestito” che Pierpaolo dà ai proprio scritti, salvo pochi passaggi (per esempio non convince l'arrangiamento di “Occhi”) è da serie A, per cui va solo seguito nei suoi miglioramenti. L'apice del disco si ha con “Una notte ancora”, per un disco di circa 40 minuti.

La tracklist

  1. Nella passione non si vede

  2. Non cercarmi mai

  3. Deserto

  4. Tempo

  5. Una notte ancora

  6. Torna e scompare

  7. Occhi

  8. Io non posso fare niente

  9. Bambino

  10. Troppo


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