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La sete di denaro di Neymar

Immagine del redattore: Silvio MancinelliSilvio Mancinelli

Se sei un grande giocatore ma giochi in una squadra di stelle è difficile diventare leader. Neymar probabilmente ha vissuto sempre il problema Messi. Essere un grande giocatore ma vivere all'ombra del più grande giocatore vivente è difficile. E dopo aver vinto tutto con il Barcellona ha deciso di cambiare aria. Per me non è uno scandalo il contratto. Gli arabi hanno i soldi e possono farci quello che vogliono. I giocatori sono professionisti, tra l'altro con una vita lavorativa abbastanza breve, per cui cercano di monetizzare il più possibile. Quello che mi dà fastidio in questi casi sono le parole dei giocatori. Non pensano ai soldi ma alla felicità. Bè, Barcellona offre tanto a livello sportivo e di intrattenimento, la paga non era male, come fai a non essere felice? La motivazione di Neymar principale è sicuramente di diventare leader di una squadra che, a livello internazionale, non ha vinto ancora nulla, nonostante i vari Lavezzi, Verratti, Ibra, Cavani,Pastore e Di Maria. Ed allora Neymar diventerà il simbolo della rinascita. Se fossi stato un giornalista gli avrei chiesto: “Neymar, se proprio vuoi diventare leader di una squadra, perchè allora non fare come Zico? O come Hristo Stoičkov? O Mario Gomes? O ancora Batistuta? Non prendere 58 euro al minuto, magari solo 10 e portare una squadra come la Fiorentina, il Parma o l'Udinese a vincere il campionato”. Perchè il giocatore non dice la verità? Perchè non dice che lo pagano tanto e lui con quei soldi ci campa una famiglia intera nel benessere più assoluto? Per me rimarrà un mistero irrisolto. Comunque il tema mi ha riportato alla mente un film di Sordi: “Il presidente del Borgorosso Football Club”, nel quale, in una scena finale, il presidente presenta il suo ultimo acquisto: Sivori!


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