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L'Irpinia di Luca Roseto

  • Immagine del redattore: Silvio Mancinelli
    Silvio Mancinelli
  • 3 ago 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

È difficile pensare a come trattare un disco strumentale, come succede per “Irpinia” il disco di esordio di Luca Roseto. Luca è un sassofonista di Cesinali, che attraverso il suo strumento, il sassofono, cerca di raccontare la sua storia. E lo fa insieme ad un altro musicista irpino, Carmine Ioanna, alla fisarmonica, e una cover di Pino Daniele. Il disco è praticamente un crossover di generi. È vero che la fisarmonica fa pensare più a situazioni di balere e Casadei, ma bisogna sfatare questo mito. Il lavoro di Roseto potrebbe benissimo stare in un festival jazz (Isio), o in un locale da ballo, c'è dello swing, e come nella traccia di apertura, “White stripe”, un accenno di funk. È un disco piacevole, contrariamente a quello che avrei potuto pensare, anche se non mi convince la traccia finale “J need a rock” dove c'è una base elementare non da disco.

La tracklist

  1. White stripe

  2. Irpinia

  3. Fu rosso rubino

  4. Isio

  5. Ioannaio

  6. 4 song

  7. Possibility

  8. Che ore so

  9. Migranti

  10. I need a rock


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