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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

The Match: l'elettronica e i suoi maestri


È uscito lo scorso 30 giugno il primo ep dei Match, trio torinese composto da Anton Wave, Emilio White Rabbit e Alex Mancino. Si tratta appunto di un ep composto da cinque tracce, quattro inediti e una cover. È un disco che ha chiaramente profumo di anni 80 e 90 ed è questo l'ambiente nel quale il trio vuole muoversi. Anche la cover lo dimostra. Qualcosa che ricordi i Pet Shop Boys, Moroder e i Dee-Lite. Sonorità da “party”per lo più ma poi c'è qualcosa di diverso come per esempio nella cover dei Technotronic, nella quale collabora Gianluca Cato Senatore. Qui infatti è come se la canzone fosse passata sotto le mani dei Chemical Brothers anche se manca quel tocco “black”dell'originale, ma rimane lo stesso piacevole. Insomma bastano una manciata di canzoni per capire dove i Match vogliono infilarsi. Un filone che potrebbe dar loro tante soddisfazioni, considerando che l'elettronica è un linguaggio musicale e nel quale, come italiani, non siamo tanto indietro, come per esempio succede nella musica rock. I ragazzi, tra le loro fonti di ispirazioni, ci vedono pure i New Order ma, in realtà, qui le linee musicali presenti nella band di Bernard Sumner, Peter Hook e Stephen Morris non le ritrovo. Attendiamo un bel disco lungo per capire le strategie dei Match

La tracklist

  1. Lost memories

  2. Rising sun

  3. Carnival

  4. Pump up the jam

  5. Dancing in a Queen


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