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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

La generazione senza identità musicale


20 anni fa circa una volta andai in un locale fuori città. Ero abituato a sentire dj che mettevano solo musica commerciale insieme al revival anni 70. Una palla insomma . Invece lì sentii questo dj che esordí con gli LCD soundsystem ( roba che nel gruppo con cui stavo conoscevo solo io) e continuò con una selezione interessante. Decisi che anche Sulmona doveva avere un locale nel quale nel weekend la colonna sonora doveva essere quella. La cosa durò un bel po' perché alla fine la musica bella piace anche a chi non la conosce. Ora è di nuovo cambiato tutto. Alla gente non gliene frega più nulla della musica e come diceva il mio amico Stefano D'Elia è indifferente per loro il tipo di musica, non conoscono titoli e cantanti se non le hit estiveLa musica, non che prima venisse premiata , ma ora è relegata in un posto secondario . eppure la musica è cultura, portatore del senso popolare della società. Vederla così emarginata è segno di decadenza, come è triste vedere i dj "alternativi" messi in secondo piano rispetto a chi propone balli di gruppo che già si ascoltavano quando ho compiuto 18 anni

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