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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

La felicità non ha limiti nel mondo



La cosa che mi stimola l'immaginazione è la visione del gesto di una persona in mez

zo alla gente. Sotto casa mia ho visto una famiglia felice: una giovane coppia e la loro piccola bambina a passeggio. Loro ridevano e in quella sorriso ho visto la felicità di quella coppia per quella passeggiata, in un tempo mite, e con la loro bimba che imparava guardandosi in giro. Quando ho visto loro ho pensato a tante coppie non felici. La felicità può derivare da tante cose: avere un lavoro, un buon rapporto con il compagno, un figlio che dà delle soddisfazioni, la mancanza di gravi malattie. Sono solo esempi. Ogni tipo di felicità però non è concessa a tutti, magari per qualcuno in Italia può dare frustrazione non riuscire ad arrivare all'acquisto di un oggetto costoso. In Africa sarebbe l'ultimo dei problemi. Sono convinto da sempre che non possono esserci barriere nei confini, che il mondo deve essere libero per tutti quanti vogliono trovare la felicità dove vogliono. Avere un mondo nel quale si limita il desiderio di felicità non è un mondo serio. E non è giusto. Bisogna avere leggi uguali per tutti. Sembra una frase fatta ma ogni volta che sento frasi come "prima gli Italiani" vuol dire che quella frase non è capita da tutti. Spero un giorno di poter uscire dal mio appartamento e vedere tante coppie come loro, sapere che le donne possano farsi una famiglia senza dover scegliere tra lavoro e un figlio, che tutti possano usufruire di cure mediche adeguate. Perchè nessun nasce con un diritto in base al luogo in cui nasce

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