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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Il mutismo degli artisti


L'immagine riguarda Woodstock che forse rappresenta la fine di una epoca nella quale si pensava che la musica avrebbe potuto cambiare il mondo. In questi giorni sono usciti tre nuovi dischi: quello di Manuel Agnelli, quello dei Verdena e quello dei Marlene Kuntz. Parliamo di artisti che nascono negli anni 90 ( i Verdena sono un pò più giovani) ed è un gradito ritorno. Quello che mi ha colpito è che sia Agnelli che i Marlene toccano temi attuali. Perché gli artisti si guardano intorno e comunicano i problemi che attanagliano la società. Non sono uno che pensa che l'arte possa migliorare il mondo, ma sono convinto che l'artista deve essere una coscienza critica del mondo stesso. Quando Berlusconi andò al potere la musica combatteva il Cavaliere ed è un pò quello che succede negli Usa dove gli artisti scendono in campo ad ogni elezione del Presidente. In questa campagna elettorale l'unica ad avere dato un contributo è stata Elodie, ma il resto degli artisti non ha parlato. Nei vari dischi che mi arrivano non ci sono riferimenti a quello che succede intorno a noi, mentre non era così negli anni 90. Che fine hanno fatto gli artisti e le loro idee? Perchè le nuove leve se ne fregano di quello che ci succede intorno? Si può pensare che la politica non è un tema che interessa e questo non va bene perchè la difesa dei diritti e dei deboli dovrebbe essere il tema principale nelle tematiche di chi fa arte.

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