All'inizio c'era il naso lungo di Pinocchio o il detto che le bugie hanno le gambe corte. Harry G. Frankfurt sulle “Stronzate” ci ha fatto un bel saggio. Ora delle fake, cioè delle notizie false e tendenziose, molti ci hanno fatto una vera e propria scienza ed una strategia di marketing. Sui social è facile per chiunque registrarsi con nomi diversi, foto prese da internet, e scrivere contro qualcosa per avvalorare una tesi politica oppure favorire un prodotto piuttosto che un altro. La notizia di ieri è che sono stato chiuse da Facebook 23 pagine italiane social seguite da circa 2,46 milioni di persone. La cosa sorprendente è che una di queste è stata realizzata o gestita da una insegnante di Sulmona, leghista, vicina all'ex sindaco Federico, anche lui leghista, perchè quando si vince è facile salire sul carro del vincitore. Il contenuto di queste pagine è sempre lo stesso: contro i migranti, o i vaccini per esempio, oltre la metà era a sostegno di Lega o M5S. I social ormai sono diventati l'arma principe per i partiti politici, soprattutto per quelli che puntano al sovranismo o alla pancia degli italiani. Per esempio, secondo Repubblica, la macchina della propaganda salviniana guidata da Morisi con milioni di fan sui social, solo per Facebook spende circa 600 mila euro l’anno. Per cui le pagine contano ed il Pd, se vuole conquistare nuovi elettori, deve lavorare anche se questa strategia, non utilizzando ovviamente le fake, ma utilizzando questo strumento per parlare agli italiani. Ora leggendo i vari siti sulmonesi ne viene fuori che l'autrice della pagina è una insegnante. Cosa per me gravissima: farsi insegnare da chi scrivere sui social di antisemitismo, antivax e cose simili non so fino a che punto sia deontologico e corretto. Gli insegnanti, nella crescita di un giovane, hanno un ruolo chiave e se questo ruolo chiave è dato a chi difende idee false solo per propaganda politica allora il sistema non funziona. Per me l'insegnante deve avere un ruolo simile a quello del magistrato: insegnare in aula e non avere rapporti “social”. Derubricherei a battuta alla Zelig, quella dell'ex sindaco Federico, il quale ha commentato la chiusura di queste pagine, come attacco alla democrazia. Qui si rivela quello che è la Lega e i suoi componenti: su precisi temi non hanno spiegazioni serie, ma la sparano ancora grossa per nascondere altro. Guardate in campo nazionale: il bancarottiere Siri viene espulso dal Governo, e Salvini se la prende, dopo che da giovane fosse stato per la liberalizzazione delle droghe leggere, con i negozi che vendono la canna legale. Stessa cosa prova a fare Federico. Spieghi, l'ex sindaco Federico, i contenuti di quelle pagine e del perchè il suo partito a Sulmona ha diffuso notizie false. La democrazia è tutt'altro e forse lui non sa cosa sia.