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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Cinque uomini sulla cassa da morto - Kairòs


Cinque uomini sulla cassa da morto, non è un film, né sono i cugini dei Tre Allegri Ragazzi Morti, bensì una band friulana appena uscita con il secondo album: “Kairòs”, un lavoro che li vede crescere rispetto al precedente “Blu”. Oggi è una giornata uggiosa ed ascoltare questo album, composto da tredici canzoni, insolitamente lungo (ben 54 minuti!), ci sta tutto. Le introduzioni con il piano, la chitarra acustica, quella voce un po' alla Sufjan Stevens dipingono questo lavoro un po' cupo, un po' autunnale. I Cinque uomini sulla cassa da morto provengono dal folk ed in “Kairòs” hanno cercato di variare un po' il tema e ci sono riusciti. Se l'incipit del disco con “Buio” non è una canzone che fa interessare al resto del disco, più si va avanti nell'ascolto, più l'iperbole sonora è notevole. Ed anche l'impianto sonoro varia molto bene: “Fino ad essere nulla” è una canzone alla Dave Matthews band di ottima fattura. C'è del rock, quindi, ma con uno spirito da cantautore, con suoni ben calibrati. “Kairòs” è un disco interessante che dimostra come i Cinque uomini sulla cassa da morto hanno carte da giocare molto serie.

La tracklist

  1. Buio

  2. Vieni a svegliarmi

  3. Non dirlo a me

  4. Dal deserto del mare

  5. Come fossi il tuo futuro

  6. La nostra intersezione

  7. I miei occhi

  8. Fino ad essere nulla

  9. Il profumo di casa

  10. Dragoni

  11. Tadan

  12. I giorni del sole

  13. Torino

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