Per chi segue i Capabrò, band marchigiana nata nel 2014, “Musicanormale”, il loro disco di esordio, non dovrebbe essere una novità, considerando che, le canzoni contenute in esse, sono nate sul palco e quindi suonate all'interno dei loro 250 live fatti in questi anni. La band marchigiana, con una certa ironia, si ispira ai racconti cantati da Cochi e Renato; ci illustrano piccole storie tipicamente umane. La musica va dietro ai testi: è fatta di marce, valzerini ed elementi teatrali. Insomma un po' Gaber e un po', appunto, il duo sopracitato. Tra perplessità sociali (“Viva la revolucion!”), il sognare un futuro diverso (“Svuotalalibertà”), una canzone sull'amore con l'interazione con Cecco e Cipo il disco si porta avanti. Quando ero più giovane i miei amici mi portavano a vedere i concerti della Bandabardò e degli Après La Classe. Ecco, credo che i Capabrò facciano parte di questo filone musicale, che tanto piace e fa divertire il pubblico. Immagino quindi che la band vada vista dal vivo per essere contenti di ascoltarli.
La tracklist
Auto-erotismo
Viva la revolucion
Sorriderò
Maria Antonietta
E ballai
Un cane difettoso
I(struzioni) preliminari
L'amore
Svuolalalibertà