Una cosa che mi soddisfa della fine del 2017 e l'inizio del 2018 è l'ascolto di alcuni dischi in uscita. È il caso di Mèsico e il suo “Pure and shining”. L'aver la possibilità di scrivere di dischi del genere mi fa piacere, perchè c'è una generazione di artisti, che magari fanno altro nella vita, che esprimono in forme nuove una vitalità tutta italiana. Ed infatti è il caso di Paolo Mazzacani che è il titolare del progetto. È un disco elettronico, molto vicino alle sonorità europee. Dodici canzoni che parlano dell'autore, utilizzando ballate acustiche, brani strumentali e tappeti elettronici. È un disco che già alla quinta traccia (“The devotees”) emoziona e se una canzone emoziona ha già svolto il suo compito. Il piano “triste” che incide sull'album è forse il succo dell'anima di Mazzacani con quell'istinto da neoclassico che ogni tanto esce fuori. Più che scrivere di questo disco, va ascoltato, perchè non è un disco per le platee, ma un album con il quale consolarsi nelle sere buie e tempestose.
La tracklist
Abdicate to love
Long way back
A beatiful bride
Harlem
The Devotees
Oh, storm!
Good luck
A story for lovers
Your chruch
Bolthorn
The Albatross (in memory of a friend)
Don't ask me why