
L'isola che cosa è? C'era quel famoso film con Hugh Grant ( ma non era solo un film) che parlava della condizione umana come una isola. E probabilmente gli Antarte hanno pensato questo del loro album “Isole”, cioè come condizione esistenziale, barriera fisica e ideale che pervade l’immaginario sensoriale degli otto brani contenuti nell'album. Potrebbero sembrare poche otto canzoni, ma in realtà il disco dura ben 43 minuti e questo si spiega essenzialmente grazie all'approccio della band all'album. Pensiamo alla psichedelia britannica anni 60 legata al post rock dei Mogway. Bastano “Oasi” e “Senza luna” a far capire come è fatto questo album. Per chi non ama il genere, il disco potrebbe sembrare abbastanza palloso, ma in realtà è un lavoro, fatto di buone armonie, suoni azzeccati e atmosfere di qualità. È il loro secondo album ma auguro loro una grande carriera, per la loro diversità nella mondo musicale italiano. Si definiscono indie, ma in realtà, e non parlo di bravura o successo, ma solo di approccio, c'è una differenza siderale tra loro e gente come Calcutta o Galeffi, anche a livello di contenuto. Se i secondi si rivolgono a un pubblico fatto di giovani ascoltatrici, che vedono del bello anche nei nerd, i primi sono destinati ad un pubblico più adulto, che ha ascoltato chilate di musica. Bravi.
La tracklist
Oasi
I tuoi giorni
Senza luna
Nessuno
Scirocco
Bolina
Castelli di sabbia
Buona fortuna