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  • Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Il Solito Dandy - Buona felicità


Alle volte è facile fare le recensioni dei dischi, perchè alcune pubblicazioni sono così legate a un determinato genere, che è semplice scriverci su. Anzi si è un po' in imbarazzo in alcuni casi perchè non sai se scrivere sul prodotto e criticare le ispirazioni. L'esempio è appunto “Buona felicità” del Solito Dandy, pubblicato da Vinarecords, lo scorso novembre. Il disco è composto da ben dieci canzoni collegate tra di loro come in un concept album. È un disco che parla di amore, dalla nascita ai momenti salienti e un po' ingenui dello stato amoroso. “Quadri” sonori che cozzano un po' con un dandy, che di romantico ha, di solito, ben poco. Il disco è comunque un buon prodotto, perchè è scritto e suonato discretamente. Un lavoro che è durato circa due anni ed è un racconto autobiografico il cui titolo nasce da un augurio ricevuto prima di cominciare la stesura dei brani. Tutto bene? Dipende appunto. Le sonorità del disco fanno pensare in alcuni casi a Venditti (“Milena mezzora”), ma soprattutto ai Thegiornalisti, in maniera smaccata. Se ascoltiamo batteria e tastiera e l'impianto delle canzoni (escludendo forse “Tigre pasquetta”) l'ispirazione è proprio quella lì con quei suoni sintetici. Canzoni dirette, semplici da comprendere, un modo per colpire subito il pubblico, sta a voi decidere se si tratta di un lavoro furbo o sincero. Io scommetto che il Solito Dandy lo ritroveremo in classifica.

La tracklist

  1. Citofoni

  2. Bisturi

  3. Owen Wilson

  4. Vittorio Emanuele

  5. Dentifricio per cuori sensibili

  6. Milena Mezzora

  7. Tigre pasquetta

  8. In questo caldo porpora

  9. RMDNE

  10. Buona felicità


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