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Meteor Chasma continua la tradizione del rock

  • Immagine del redattore: Silvio Mancinelli
    Silvio Mancinelli
  • 3 nov 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

Se il rock non è morto ma si è trasformato in qualcosa di diverso, i Meteor Chasma ci riportano all'origine. Nati dalle ceneri de La Zona del Disastro, la band si forma a Potenza nel 2014 ed è un trio composto Antonio Loscalzo (Chitarra e Voce), Carlo Armiento (Basso) e Giuseppe Di Stefano (Batteria). Da poco sono usciti con “A monkey into space”, un album composto da ben nove brani pieni di chitarroni. Potremo pensare a questo album come ad un libretto che si trova nella Chiesa durante la messa, con il quale si recita la parola del rock. Infatti in “ A monkey into space” si può respirare la musica che va dai Pantera ai Radio Moscow, con le chitarre belle massicce, gli intermezzi rallentati, un tocco di blues. È un sound energico che sfocia anche in tracce strumentali come nel vero spirito del rock degli anni 70. Come non pensare ai magici Pink Floyd se si ascolta “Ride a meteor”, con i cori e il suono della chitarra uguale a quella del gruppo britannico? Quindi i Meter Chasma non inventano ma rinverdiscono un genere che ha bisogno come il pane di band come questa. Una nota stonata, la grafica del disco, poco chiara!

La tracklist

  1. Spaceship

  2. Spacetime

  3. Neil Gagarin

  4. Ride a meteor

  5. Lost Martian

  6. Atomic Mushrooms

  7. Jupiter

  8. Astroviking

  9. Life on exoplanet


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