Vedere un posto della tua gioventù rinascere dopo un periodo di tirrania cinese è una gioia. Vedere lo storico Gran Caffè di Sulmona riprendere vita, nella piazza della mia gioventù, per mano di un pool di investitori sulmonesi fa effetto. Sì, fa effetto perchè noi non siamo per nulla abituati a questo modo di fare. I più valorosi si sono fermati ad associazioni culturali lodevi, ma che non inglobano nel loro interno, ovviamente, il concetto di guadagnare, di impresa, di contribuire con i propri soldi a qualcosa di ambizioso. In una città, poi, che vuol fare spesso le cose senza pagare nessuno, con soli contributi pubblici nel caso. Qui parliamo di sulmonesi che si sono messi insieme per fare gli imprenditori ma nello stesso tempo “regalano” alla città un suo punto di riferimento, un monumento moderno, il centro di aggregazione per antonomasia. Questo per me non può essere un simbolo di nulla, perchè non si può leggere che la ristrutturazione di quel posto sia il simbolo di qualcosa che rinasce. Perchè per rinascere la mia città ha bisogno di un grande piano purtroppo inconcepibile da chi ci ha rappresentato e ci rappresenta adesso. Inoltre per pochi “valorosi” ce ne sono molti che sanno solo criticare se non andare oltre, non sono produttivi. È chiaro che per i più giovani quello sarà solo un ulteriore bar dove farsi i cicchetti serali, perchè loro, nati con internet e smartphone, sono abituati a piazze virtuali più che fisiche e non hanno vissuto il periodo del sostare in piazza XX alle 19 e “smicciare” la ragazza che usciva dal Liceo. Spero che il nuovo Gran Caffè possa essere un nuovo aggregatore di qualità, con iniziative proprie e a sostegno delle iniziative altrui. Che in questo modo possa essere da esempio. Perchè a Sulmona le azioni da porre devono essere esemplari per far capire qualcosa ai propri cittadini: l'oblio non ci sarà finchè qualcuno reagirà e questi ragazzi stanno reagendo un po' per tutti. In bocca al lupo amici miei.