Silvio Mancinelli
Sulmona al via le feste senza Angelo e la donna dei palloncini
Siamo al clou della estate Sulmonese. Tra Giostra Cavalleresca e il Muntagninjazz Festival. Eventi totalmente diversi che però danno la sensazione di una città che comunque si muove. Bisognerebbe contare quanti sono i professionisti e i volontari che vi partecipano. Perchè i numeri, in fin dei conti, sono oggettivi e determinano il livello di coinvolgimento di una comunutà in qualcosa. Si potrebbe dire che i problemi ora sono altri: il lavoro, il ritiro delle istituzioni da Sulmona, la precarietà. È vero tutto, ma è anche vero che chi partecipa a questi eventi non è esente da questi problemi molto gravi. Per cui conviene fare buon viso a cattivo gioco. Concentrarsi su quella che la città può dare. E può dare ancora di più. Ritorna la notte bianca, che sicuro qualcuno criticherà, ma almeno c'è, e fin quando ci sarà, si potrà arricchire in qualche maniera, sempre di più. E sempre con un intervento pubblico-privato in sinergia. L'Amministrazione dovrebbe osare di più credendo in quello che fa, senza aver paura delle critiche dei residenti in centro, per esempio, che impediscono la chiusura alle auto. Bisognerebbe proporre azioni che, con i fatti, chiudano la bocca ai soloni che, senza titoli, hanno pensieri su tutto, sulla teoria complottistica dei vaccini, sul mancato intervento per il terremoto, arrivando magari ai disegni strani sui prati verdi americani di stampo alieno. Solo con i fatti l'amministrazione potrà smentire queste persone che hanno la ricetta su come sistemare tutto quello che non va nella nostra città. Il sindaco dovrebbe prendere esempio da quei privati che investono per esempio nella rinascita del Gran Caffè: senza tanto clamore e pubblicità fanno le cose. Per due mesi l'anno bisogna dare a questa città un colore diverso, un colore estivo, con spazi regalati ai privati, tanto il suolo pubblico non lo paga nessuno. Sono due mesi solamente, in una zona che non è la California, ma che subisce cambiamenti climatici importanti. Ora godiamoci la Giostra, quest'anno senza Angelo e senza la donna austriaca che faceva i palloncini per il corso. Per questo ci sarà un velo di tristezza.
Foto di Virgilio del Boccio
