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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

Gli Oregon Trees e l'omaggio al folk


È difficile descrive un nuovo gruppo attraverso un Ep perchè gli indizi sono sempre pochi. Stiamo parlando degli Oregon Trees e del loro primo mini lavoro intitolato “Hoka hey”. Essendo il primo lavoro vi presento la band: nascono a Brescia nel 2015 da una idea di Andrea Piantoni, Andrea Buffoli e Stefano Borgognoni. Non sono alla prima esperienza musicale in quanto nel bresciano, e non solo, sono conosciuti. Veniamo ora a “Hoka hey”: è un ep che fondamentalmente rappresenta una sorta di tributo al folk americano. Altro che Modena City Ramblers! Qui si sente proprio l'influenza di band come Okkervil River e Fleet Foxes. Un modo diverso quindi di approcciarsi alla musica, lontano dagli schemi odierni fatte di pianole che disturnano solo l'udito. Ovviamente mi riferisco al nuovo indie italiano, con delle eccezioni. Gli Oregon Trees portano avanti una tradizione che non è la nostra, ma la rendono loro, in maniera molto semplice, il che fa pensare che hanno studiato la storia del folk da Dylan in poi. Attendiamo un lavoro alla lunga distanza per capire di che pasta sono fatti questi Oregon Trees.

La tracklist

  1. Eden

  2. Oolors

  3. If j went baok

  4. No one

  5. Hoka hey


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